Mentre Valeria Marini è nella Casa del Grande Fratello Vip, fuori sta succedendo di tutto, dopo l'arresto del suo ex marito Giovanni Cottone, anche la sua ex governante è finita nei guai.
Nel 2011 la Marini decise di non rinnovare più il contratto alla sua colf per una serie di incomprensioni caratteriali. La donna, però, non la prese molto bene e si rivolse al tribunale del lavoro che diede ragione alla showgirl: il licenziamento era legittimo. Ma la governante non era disposta ad incassare il colpo e così iniziò a stalkerizzare Valeria.
Dopo insulti, minacce e appostamenti sotto casa, un episodio in particolare scatenò un putiferio giudiziario. Un giorno la filippina, avrebbe suonato il citofono di casa della Marini dalle prime ore dell'alba fino alla sera inoltrata. Così per tre interminabili giorni. Il tutto era stato pensato per infastidire la showgirl che per tutto il tempo si è dovuta barricare nella sua casa in Piazza di Spagna a Roma.
Come riprota Fanpage, dopo queste violenze verbali la Marini decise di querelare la donna e, a distanza di 5 anni, ha ottenuto giustizia. La governante è stata condannata a pagare la somma di 300 euro per aver molestato Valeria Marini.
Bartolomeo Giordano, avvocato della ex del Bagaglino, ha dichiarato che la somma non andrà nelle tasche della showgirl: "La mia assistita ha deciso che l’intera somma sarà devoluta a un ente di beneficenza".
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