Il verdetto, film tratto dal romanzo di Ian McEwan, è arrivato nelle nostre sale questa settimana, pronto a far apprezzare le doti dei suoi interpreti: Emma Thompson e Stanley Tucci.
Fiona Maye (Emma Thompson) è un giudice dell'Alta Corte britannica, razionale e lucida, che è spesso chiamata a risolvere casi difficili.
Brillante nel lavoro, la donna ha invece una vita coniugale difficoltosa. Negli ultimi anni infatti lei e il marito (Stanley Tucci) si sono allontanati, a causa di una quotidianità fatta di appuntamenti lavorativi, emergenze e impegni di varia natura.
Un giorno però viene sottoposto a Fiona un caso di grande impatto mediatico, capace di scuotere il suo animo. Il giovane Adam (Fionn Whitehead), ragazzo minorenne appartenente ad una famiglia di testimoni di Geova, necessita infatti di un’urgente trasfusione, ma i suoi genitori glielo impediscono per le proprie credenze.
Starà quindi alla protagonista decidere del loro futuro. Le sue scelte avranno un impatto anche nella sua vita privata, che inizierà ad affrontare con un’inedita incertezza, così diversa dalla fermezza che la donna è abituata ad applicare sempre sul lavoro.
Recensione de Il verdetto
Emma Thompson dimostra ancora una volta di essere in grado di interpretare i personaggi più vari, passando da commedie (come Harry Potter e Nanny McPhee) a ruoli drammatici.
Le sue capacità interpretative riescono a far comprendere allo spettatore il mondo interiore di Fiona Maye, quello di una donna che ha vissuto un’intera vita applicando una razionalità che ora inizia ad abbandonare per la prima volta.
Il verdetto si concentra su questo aspetto, riflettendo nel personaggio del giudice e in quello del ragazzo le difficoltà affrontate da qualcuno che ha sempre vissuto un’unica dimensione e che ora vuole cambiare.
Paure e dubbi sono i veri protagonisti della pellicola, mostrati nei due mondi (così lontani fra loro) della donna in carriera e del ragazzo la cui famiglia ha impedito di vivere una vita “comune”.
Vengono affrontati con grande efficacia temi importanti, come la fede, la scienza, l’etica, la carriera e i dubbi che sorgono ad un certo punto dell’esistenza.
Un film che stimola riflessioni anche una volta usciti dalla sala.
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