La donna che rinunciò a Hollywood: arriva il film su Virna Lisi

In occasione dell'anniversario della sua nascita, l'8 novembre, Sky Arte trasmetterà la storia dell'attrice mai dimenticata, divisa tra l'amore per il cinema e quello per la famiglia

La donna che rinunciò a Hollywood: arriva il film su Virna Lisi

Virna Lisi, una delle attrici più amate di sempre, sta per tornare sul piccolo schermo con un viaggio speciale, che andrà in onda su Sky Arte l'8 novembre, dopo esser passato al festival del Cinema di Roma. Nell’anniversario della nascita dell'attrice - avrebbe compiuto 86 anni - il telespettatore verrà guidato in un viaggio sentimentale nella vita e nella carriera di dell'affascinante attrice marchigiana scomparsa nel 2014 dopo aver recitato per 50 anni tra cinema, teatro e televisione.

Attraverso filmati d'archivio e interviste inedite è stata ricostruita la vita di Virna Lisi, divisa tra l'amore per il cinema a la volontà di non lasciare la famiglia in nome del proprio lavoro. Non volendo stare lontano dal marito e dal figlio, Lisi abbandonò Hollywood dopo tre film di successo scegliendo di continuare a interpretare in Italia e all'estero opere d'autore e di genere in grado di esaltarne, oltre al fascino, il talento indiscusso.

A mettere insieme il materiale, e curare le regia di questo film-documentario, il giornalista Fabrizio Corallo, che aveva già curato, con gli stessi produttori del progetto su Virna Lisi, i ritratti di Vittorio Gassman, Alberto Sordi e Monca Vitti. Il ritratto di Virna Lisi ci restituise una donna che ha mantenuto intatta la sua personalità e la libertà delle sue scelte professionali: era stata scelta dall'intero star system hollywoodiano, eppure lei decise di chiamarsi fuori. Conservatrice e cattolica, Hollywood la chiamò alla metà degli anni '60 ma lei seppe scegliere e decise di non far passare la sua vita, la sua storia e, soprattutto, la sua famiglia in quello che è noto per essere il più grande "tritacarne" dell'industria cinematografica.

Ampio spazio viene dato, nel film, al racconto del "grande rifiuto", anche passando attraverso la ricostruizione dell'aspetto burocratico e della salata clausola rescissoria che l'attrice dovette corrispondere per aver interroto il contratto che la legava al colosso americano del cinema, Paramount. Con la famosa casa di produzione nel 1964 Virna Lisi aveva firmato un accordo che prevedeva 2 film all'anno per 7 anni. Nel 1965 fece il suo esordio in "Come Uccidere Vostra Moglie", protagonista con Jack Lemmon, nel ruolo che doveva essere interpetato da Marilyn Monroe.

L'arrivo di Virna Lisi ad Hollywood venne salutato come l'arrivo di una "bionda italiana" che avrebbe dovuto sostituire Marilyn, morta due anni prima a causa di un overdose di farmaci. Fu Oriana Fallaci, però, in un'intervista, a raccogliere i primi segnali che Hollywood stava facendo i conti senza considerare la personalità dell'attrice marchigiana, che infatti dichiarò alla Fallaci: "Non ci penso nemmeno a sostiuirla - riferendosi alla Monroe - dicessero: devi sostituire Grace Kelly. Bè, capirei. Con lei ho molte cose in comune, le assomiglio come tipo fisico, vita privata ineccepibile, disciplina, una certa abitudine a tenersi in disparte, a non provocar scandali".

Durò molto poco, quindi, la luna di miele tra Virni Lisi e Hollywood. Quando le venne proposto il ruolo di "Barbarella" si rifiutò di vestire i panni della donna svampita, e cominciò la diatriba per svincolarsi dal contratto. Virna Lisi, oltre al non vedersi assolutamente nei panni dell'attrice leggera, soffriva le lunghe separazioni dal figlio e dal marito, e decise perciò di tagliare di netto con il sogno americano e tornare a casa. Più tardi dichiarò di aver lavorato per molti anni versando i suoi guadagni alla casa di produzione cinematografica americana per saldare la clausola che si era rifiutata di rispettare.

In Italia la sua carriera non conobbe declino. Lavorò, tra gli altri, con Monicelli, Dino Risi, Pietro Germi. Alla fine degli anni Novanta ha girato diverse mini serie per la tv.

Alla morte, il 18 dicembre 2014, un anno dopo il marito Franco Pesci, aveva concluso da pochi mesi le riprese di "Latin Lover", per la regia di Cristina Comencini. L'attrice morì nel sonno dopo aver scoperto di essere affetta da una malattia incurabile.

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