Vittorio Cecchi Gori: "Per la Fiorentina sono stato l'unico condannato"

Ospite a "Storie Italiane", Vittorio Cecchi Gori ha parlato per la prima volta sulla sua condanna per il fallimento della Fiorentina

Vittorio Cecchi Gori: "Per la Fiorentina sono stato l'unico condannato"

Ospite di Eleonora Daniele a “Storie Italiane", l’ex patron della Fiorentina e produttore cinematografico, Vittorio Cecchi Gori, è stato intervistato ed ha raccontato molte cose della sua vita e della vicenda della Fiorentina che l’ho ha visto condannato a risarcire 19 milioni di euro.

Una cifra enorme che ha visto lui come unico condannato in una vicenda intricata a cui oggi ha cercato di dare una spiegazione. “Io non ho mai avuto torto - ha raccontato alla Daniele - e quindi non ho mai avuto diritto di difesa. È una situazione molto complicata da spiegare - ha poi continuato - Da parte mia c’è una causa nei confronti della FIGC e della curatela (i curatori fallimentari della società ndr), c’è una richiesta danni da 400 milioni perché la Fiorentina non doveva fallire. Sono stato condannato solo io, ma non entro nel merito. Una cosa va detta: Io non sono mai stato giudicato nel merito. È andata a finire che io non ho mai avuto torto e quindi non ho mai avuto diritto di difesa, come ho già detto”.

Ovviamente questa è una vicenda che lo preoccupa molto e che lo ha anche molto addolorato visto il suo attaccamento alla squadra. Il discorso va anche sul suo stato di salute che lo ha visto recentemente ricoverato per un’appendicite diventa poi peritonite. “Ho avuto l’appendicite, come i ragazzini – ha detto l’ex produttore – avevo questo dolore forte pensando di avermi fatto uno strappo. Dopo tre giorni mi hanno portato al Gemelli e mi hanno operato d’urgenza Ora sto bene, mi sono ripreso, vado sempre a nuotare, faccio 40 vasche in piscina. Rita, (Rita Rusic ndr) sta a Miami e mi ha seguito sempre al telefono, è stato mio figlio Mario che mi ha salvato”.

E a proposito dei figli, Vittorio parla anche dell’altra figlia avuta dalla Rusic, Vittoria, che non vede da molto tempo: “A Natale vedrò Vittoria spero davvero che venga in Italia perché io non me la sento di andare in America a trovarla, non ci vediamo con lei da tanti anni”.

In ultimo, ha anche parlato del recente documentario che lo ha visto protagonista, presentato alla "Festa del Cinema di Roma": “È fatto abbastanza

bene, io giocavo a calcio ma mai a grandi livelli, perchè più di tutto amo il cinema. Ripercorrendo le tappe della mia vita mi sono accorto di quanti film ho fatto nella mia vita e mi chiedo chi mi ha dato la forza”.

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