Nonostante le promesse di rinunciare al seggio in caso di elezione, Barbara Spinelli andrà a Bruxelles per la lista Tsipras. Lo ha annunciato la stessa giornalista parlando di una decisione non facile perché "le pressioni sono state molto forti e contrastanti".
La Spinelli spiega che la sua "dichiarazione di rinuncia è stata respinta sia dai garanti sia da Alexis Tsipras" e che "la soluzione che è stata proposta per dirimere la questione del
Collegio - il sorteggio - non era accettata dalle parti in causa e mi è quindi apparsa una prevaricazione, oltre che una crudele roulette russa". Ora, aggiunge, "la mia speranza è che le discussioni e le diatribe finiscano, e si apra qualcosa che somigli alla speranza per tutta la Lista". "La linea maestra alla quale intendo attenermi è di operare nel Parlamento europeo per una politica di lotta vera all’ideologia dell’austerità e della cosiddetta precarietà espansiva, alla corruzione e alle minacce mafiose in Italia; per i diritti dei cittadini; per la realizzazione di un’Europa federale dotata di poteri autentici e democratici: quell’Europa che sinora, gestita dai soli governi in un micidiale equilibrio di forze tra potenti e impotenti, è mancata ai suoi compiti", scrive nella lettera, "Il Parlamento in cui intendo entrare dovrà, su spinta della nostra Lista e delle pressioni che essa eserciterà in Europa e in Italia, essere costituente.
Dovrà lottare accanitamente contro lo svuotamento delle democrazie e delle nostre Costituzioni, a cominciare da quelle italiane e dal vuoto democratico che si è creato in un’Unione che non merita, oggi, il nome che ha".
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