Serie A risparmiosa, la Premier fa follie

I nostri club hanno investito complessivamente 48 milioni, lo United da solo ne ha pagati 45 per Mata

Serie A risparmiosa, la Premier fa follie

Un mercato al risparmio, con affari mirati e ponderati. Quasi tutti ottenuti sfruttando la formula del prestito con diritto di riscatto o, in rari casi, della comproprietà. La Serie A si conferma poco avvezza alle spese anche in questa sessione invernale. Meno soldi spesi rispetto al passato e, escludendo la Liga Spagnola, anche in confronto al resto d'Europa. I club italiani hanno investito complessivamente poco più di 48 milioni a gennaio. Solamente Inter, con l'acquisto di Hernanes pagato 15 milioni di euro, e Napoli, con gli arrivi di Jorginho, Ghoulam ed Henrique, hanno speso più di 10 milioni di euro. Il Sassuolo ne ha sborsati 7 per restare in serie A.

LA ROMA OCULATA, IL MILAN A COSTO ZERO

Per il resto pochi aggiustamenti da parte delle prime: la Juventus ha lavorato prevalentemente in uscita, prendendo in prestito Osvaldo a costo zero, che può salire fino a 400.000 euro in base alle presenze e ai gol che segnerà; la Roma ha pagato un acconto per Nainggolan e ha provato a piazzare investimenti futuribili come Golubovic e Toloi, oltre al tanto desiderato Bastos, pagato comunque 1 milione di euro. Il Milan, invece, che lo scorso anno si era regalato Mario Balotelli, ha speso 400.000 euro per il prestito di Rami ed è riuscito a prendere a costo zero Taarabt, Honda ed Essien. Il confronto con il passato, considerate anche le entrate totali avute dai nostri club (quasi 40 milioni di euro), evidenzia le minori possibilità economiche del nostro campionato: nel gennaio 2013 venivano spesi 107 milioni, in quello 2011 addirittura 139, con un passivo di 38,5. Spagna esclusa, dove ci sono società iper indebitate e dove Real Madrid e Barcellona non si sono mosse, negli altri principali campionati europei, Germania, Francia e Inghilterra, i saldi finali testimoniano la maggior propensione alla spesa.

LE FOLLIE INGLESI, DAL CHELSEA ALLO UNITED

La Premier League si conferma la vera patria del mercato. Solo a gennaio i club inglesi hanno investito oltre 150 milioni di euro. Una follia. E due tra i top team, Manchester United e Chelsea, sono stati protagonisti dell'affare dell'anno: Juan Mata è passato dai Blues ai Red Devils per 45 milioni di euro. La squadra di Mourinho, però, non si è accontentata della plusvalenza (lo spagnolo era stato pagato 26 milioni nel 2011), ma ha voluto reinvestire a sua volta: dentro Zouma, Matic e Salah per un totale di 52 milioni di euro. Filosofia, bilanci e mentalità diverse dalla nostra. E ovviamente maggiori disponibilità economiche, in attesa che il famoso fair play finanziario diventi più efficace.

Basti pensare che club di fascia minore come Fulham o Hull City hanno sborsato 15 milioni di euro a testa per attaccanti come Mitroglu (sbarcato a Craven Cottage), Long e Jelavic (in arancione con i Tigers). Cifre che una decina di anni fa, all'epoca delle meravigliose "sette sorelle" giravano anche in Italia. Cifre che, osservando l'andamento attuale, pochi nostri club potranno permettersi in futuro.

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