Luna Rossa è uscita sicuramente a testa alta dalla contesa con gli esperti Kiwi del Team New Zealand che si sono portati a casa per la quarta volta nella loro storia la Coppa America. La barca italiana ha dimostrato qualità e potenziale e il 7-3 finale è stato solo frutto della grande esperienza messa in acqua dai neozelandesi guidati da Peter Burling. Nonostante la sconfitta Luna Rossa è intenzionata dare battaglia per la prossima Coppa America, nella 37esima edizione anche se c'è il rischio di un'esclusione per via del presunto patto tra Ineos Uk e proprio Team New Zealand.
"Un team come Luna Rossa con una grande storia alle spalle andrà avanti, per onorare tutti coloro che ci hanno sostenuto, dagli sponsor, ai partner, ai supporter e ai milioni di fan che ci hanno fatto sentire la loro vicinanza anche a chilometri di distanza. Non vediamo l’ora di ritornare a regatare sugli AC75 nella prossima edizione dell’America’s Cup", scrive in una lunga lettera, ripresa da Adnkronos, il team italiano che rischia di essere tagliata fuori nel caso di un accordo tra Ineos Uk e Team New Zealand.
La grande speranza
Luna Rossa si è battuta con le unghie e con i denti dimostrando di poter arrivare alla vittoria finale con il lavoro di squadra: "Le regate, nella finale del Match di America’s Cup, sono state combattute fino all’ultimo secondo e alcune rimarranno impresse nella nostra memoria, per la loro spettacolarità e il loro agonismo. Subire una sconfitta non è facile, ma questo è lo sport, questa è la vela e questa è l’America’s Cup. A volte è brutale, ma bisogna accettare il risultato ed imparare dagli errori. Finché non ti arrendi, non hai realmente perso: questo è l’essenza che caratterizza Luna Rossa".
Chiusura con speranza ma con velo polemico nei confronti di New Zealand e Ineos per il "patto anglofono" che potrebbe escludere la barca italiana dalla competizione più antica del mondo: "Siamo felici di essere arrivati fin qui e ancora più entusiasti di ritornare più forti, nella speranza che la Coppa continui a rispettare lo spirito che l’ha sempre contraddistinta in tutti questi anni e l’ha reso il trofeo velico più ambito e affascinante".
Impresa non impossibile
Pierluigi De Felice, componente di Luna Rossa Prada Pirelli Team, ospite del programma Sport2U ha commentato con orgoglio il risultato di Luna Rossa nonostante la sconfitta: "Ce l’abbiamo messa tutta. Abbiamo dato tutto quello che avevamo. Sicuramente siamo stati molto fortunati ad essere in questi ultimi cinque mesi in questo Paese no-covid. Non abbiamo mai pensato fosse impossibile vincere sapevamo che partendo davanti a New Zealand avremmo potuto tenerli dietro, abbiamo fatto ogni regata dando il massimo. Sapevamo che, se fossero stati avanti loro, anche quando facevamo tutto in maniera perfetta, la loro velocità della barca era leggermente maggiore. Sarebbe stato difficile contrattaccare se non fossimo stati davanti dall’inizio. In realtà, non ho mai pensato fosse impossibile".
I grandi rimorsi
De Felice ha poi parlato dei due grandi rimorsi di Luna Rossa in questa America's Cup: "Abbiamo due grandi rimorsi. Il primo è dovuto alla regata dove eravamo tanto avanti e non abbiamo eseguito una manovra perfetta, cadendo dai foil. Sapevamo di poter rimanere sui foil, quindi per noi è un rimorso abbastanza importante.
Il secondo riguarda la regata dove eravamo tanto avanti tutto il lato e ci hanno passato quando abbiamo deciso di virargli in faccia anzichè incrociare e prenderci il lato destro del campo, o almeno metterci in una posizione un pelo meno rischiosa. Questi sono i due errori senza i quali, probabilmente, avremmo cambiato le sorti della regata", il commento amaro di uno dei componenti di Luna Rossa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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