Abramovich e i milioni all'ex agente di Conte

Inchiesta su pagamenti sottobanco pure a Pastorello, nel 2017 considerato vicino al tecnico

Abramovich e i milioni all'ex agente di Conte
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Dieci anni di versamenti offshore agli agenti dei giocatori e degli allenatori del Chelsea attraverso opache triangolazioni finanziarie: è questa l'ultima accusa nei confronti di Roman Abramovich, l'oligarca russo vicino a Putin che dal 2022 dopo l'inizio della guerra in Ucraina non è più il proprietario del club londinese. Una lunga serie di scorrettezze nei confronti del regime di fairplay finanziario che avrebbero, secondo un'indagine chiamata "Cyprus Confidential" riportata dal quotidiano inglese The Guardian, toccato anche Antonio Conte attraverso il suo procuratore Federico Pastorello.

Nello specifico la somma girata da una di queste società anonime di Abramovich (la Conibair Holdings, con sede nel paradiso fiscale delle Isole Vergini Britanniche) all'agente dell'allora tecnico dei Blues in occasione del rinnovo del suo contratto nel luglio 2017 sarebbe stata di circa 10 milioni di lire. Una cifra ricavata dall'ex patron del Chelsea comprando una quota di un fondo d'investimento del Delaware, altro paradiso fiscale ma degli Stati Uniti e girando poi i soldi a Pastorello. Quest'ultimo, contattato dal Guardian, per ora non ha voluto commentare la notizia, limitandosi a ribadire di non essere più l'agente di Conte.

Tra i nomi coinvolti in "Cyprus Confidential" sempre attraverso i loro agenti anche quello di Eden Hazard, all'epoca stella del Chelsea ormai ritirato: il

procuratore del belga invece sarebbe stato ricompensato nel 2013 su un conto in Dubai da una società delle Isole Vergini facente capo sempre ad Abramovich con 7 milioni di sterline esentasse per «ricerche e consulenze sportive».

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