Il prossimo luglio, ai campionati mondiali di Kazan, gli Stati Uniti potrebbero schierare in vasca anche Michael Phelps. La notizia, se confermata, sarebbe una novità importante per il team, che aveva perso uno dei suoi elementi dopo che, lo scorso ottobre, era stato sospeso per sei mesi in seguito a un arresto per guida in stato di ebbrezza a Baltimora.
La squalifica dello "squalo" terminerà il 6 aprile e la federazione nuoto americana sta pensando di farlo gareggiare in Russia, posto che - naturalmente - superi la fase di qualificazione. "Potrebbe accadere", ha detto il direttore, Chuck Wielgus, all'Espn, chiarendo che però non c'è ancora nulla di fatto.
Phelps, 18 volte ore alle Olimpiadi, ha dalla sua i due compagni Tyler Clary e Natalie Coughlin, convinti che la sospensione di sei mesi dalla gare "era sufficinete per far capire che la Federazione non perdona taluni comportamenti da parte dei tesserati".
La Coughlin guarda in
realtà anche ai risultati complessivi del team. "Escludere Phelps da Kazan - ha detto - è una punizione anche per i suoi compagni di squadra, in particolare quelli che potrebbero condividere un posto conlui in staffetta".
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