I tweet di Pepito illustrano il tradimento. «Tutti dicono fuori forma: chiedete a chiunque i valori dei test in settimana e della partita. Vi stupirete. Contrasti? Paura? Che ridere. Arrivo col pensiero prima del difensore. Prossima volta, da dilettante, aspetto il difensore per prendere calci. Piccole precisioni a cui ci tenevo». Eppoi ovviamente segue un "forza Italia!" in nome del bon ton e dell'amor patrio. Il tradimento di Prandelli ha diviso l'Italia: chi pro e chi contro. Pepito Rossi doveva esserci oppure no? La logica calcistica dice si. La logica di un ct, che usa maldestramente il bilancino, ha detto no.
Ha ragione Rossi quando se la ride sulle ragioni dell'esclusione. Tanto per fare un esempio: la Germania ha incluso fra i convocati Sami Khedira, il centrocampista del Real Madrid reduce da un lungo e pesante infortunio. Anche lui non è proprio al massimo della forma, pure lui avrà qualche problema nei contrasti. Eppure Joachim Loew, il ct tedesco, non ha voluto privarsene. E così tutti i tecnici che lottano con gli infortuni dei loro campioni: la Spagna porta Diego Costa, la Colombia aspetta Radamel Falcao, la Francia non vuol rinunciare a Ribery nonostante il mal di schiena, il Cile ha lottato con Vidal. Caso strano, Prandelli non si preoccupa dei muscoli affaticati di Balotelli o degli acciacchi di Barzagli e Paletta. Le ragioni del commissario tecnico riflettono il suo strano codice etico: variano a secondo dell'interesse. Probabilmente l'esclusione di Rossi era stata già decisa prima della lista dei trenta: il ct aveva dubbi sulla condizione fisica e psicologica e avrà pensato di mostrarli al volgo calcistico grazie alla partita con l'Irlanda. Ma vista l'Italia di Londra, sarebbero stati tanti i giocatori da tagliar fuori.
Tagliato anche Destro, un centravanti ad alto indice di gol ma che ha sbagliato la risposta. E chissà mai che, in questo caso, non sia tornato in auge il codice etico. L'interessato ha smentito le voci di una risposta sbagliata all'idea di portarlo in Brasile, come riserva, fino al 12 giugno. «Per quanto ovviamente dispiaciuto, non ho mai rifiutato alcun ruolo nella Nazionale». Twitter, come vedete, è già all'opera in modo poderoso. Gli inviti del ct alla moderazione rischiano di andare dimenticati. Più spiritoso Verratti che, da primo probabile escluso, è passato al primo posto degli inclusi ed ha scelto per la sua maglia di gioco il numero 23. Il gioco dei numeri si è appena concluso, ecco a ciascuno la sua maglia. Ovviamente Balotelli si è preso il 9, Cassano il 10' e Pirlo il solito 21.
I numeri azzurri: portieri: 1 Buffon, 13 Perin, 12 Sirigu.
Difensori: 7 Abate, 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 4 Darmian, 2 De Sciglio, 20 Paletta. Centrocampisti: 14 Aquilani, 6 Candreva, 16 De Rossi, 8 Marchisio,, 5 Thiago Motta, 18 Parolo, 21 Pirlo, 23 Verratti. Attaccanti: 9 Balotelli, 10 Cassano, 11 Cerci, 17 Immobile, 22 Insigne.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.