Andrea Abodi, chi è il ministro dello Sport del governo Meloni

Giorgia Meloni ha scelto Andrea Abodi, manager dalla lunga esperienza, competente e stimato non solo a livello politico, ma anche dal mondo dello sport

Andrea Abodi, chi è il ministro dello Sport del governo Meloni

Andrea Abodi è il nuovo Ministro dello Sport nel Governo Meloni. La grande esperienza come manager è stata decisiva per la scelta, lasciando scoperta la casella dell'amministratore delegato della Fondazione Milano-Cortina 2026, che sembrava destinata a lui. Profilo stimato non solo a livello politico, dalla destra alla sinistra, ma anche dal mondo dello sport, a partire dal presidente del Coni e dai presidenti federali. La sua nomina segna tra l'altro il ritorno del ministero, a venti mesi dalla caduta del Conte 2.

Chi è Andrea Abodi

Romano, 62 anni, laureato alla Luiss in Economia e Commercio, manager sportivo dal 1994: questo l'identikit del nuovo titolare del dicastero dello Sport. Abodi è attualmente presidente dell'Istituto per il Credito Sportivo, un incarico giunto all'apice di una lunga carriera nel mondo della dirigenza sportiva, che lo ha portato tra l'altro ad essere tra i cofondatori di Media Partners, presidente della Lega Calcio di Serie B, consigliere della Figc, e consigliere di Coni Servizi.

La carriera da dirigente

Nato a Roma il 7 marzo del 1960, Abodi - che è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti - è stato direttore marketing della filiale italiana del Gruppo McCormack, azienda specializzata nell'organizzazione di grandi eventi. Dal 2010 a febbraio del 2017 ha guidato come presidente la Lega calcio di Serie B. Dal 2017 è alla guida dell'Ics, banca sociale per lo sviluppo sostenibile dello sport e della cultura e leader nel finanziamento all'impiantistica sportiva. Nella sua carriera di manager è stato inoltre fondatore e vicepresidente esecutivo di Media Partners Group, una delle principali agenzie di marketing dello sport, ed ha ricoperto il ruolo di presidente in varie società italiane (Arcea Spa, Medialazio srl ed Astral Spa).

Dal 2002 al 2008 è anche stato consigliere di amministrazione di Coni Servizi spa, mentre nel 2009 si è occupato dell'organizzazione della Coppa del Mondo di baseball a Pescara. Da presidente di Lega B ha promosso nel 2015 la costituzione di B Futura s.r.l., società di scopo della Lega dedicata allo sviluppo infrastrutturale, ricoprendo il ruolo di presidente. È stato in lizza nel 2017 per guidare la Federcalcio, propugnatore di idee e progetti, in sintesi di "un calcio libero", ma fu sconfitto da Carlo Tavecchio. Aperto al dialogo, abile comunicatore, fu un nome in voga anche nei corridoi della Lega di A quando lo scorso anno dopo l'ipotesi Bonomi di Confindustria venne proposto come numero uno di via Rosellini dalla cordata capeggiata da Beppe Marotta. La spuntò però Lorenzo Casini appoggiato da Lotito e De Laurentiis.

Tifoso della Lazio, tanto che Claudio Lotito in passato gli aveva promesso un ruolo dirigenziale nel club biancoceleste, prospettiva però rimasta tale. Ora sarà la figura a cui i presidenti si rivolgeranno per alzare il velo sui problemi che affliggono i conti dei club tra cui la rateizzazione dei contributi, la modifica della legge Melandri, la legge sugli stadi.

Le reazioni

"La nomina di Andrea Abodi, al quale auguro buon lavoro, è una straordinaria notizia per lo sport italiano e per il calcio in particolare - ha detto il presiedente Figc Gabriele Gravina -. È un dirigente di spessore che sa coniugare visione e pragmatismo, quello che ci vuole per sostenere le migliaia di società sportive attualmente in difficoltà. Ringrazio la Presidente Meloni per aver dato dignità al nostro mondo con l'indicazione di un vero e proprio ministero e per aver scelto un serio professionista che conosce i reali problemi che affliggono lo sport italiano. Con Abodi abbiamo condiviso idee e progettualità, non ultime quelle che stavamo mettendo in pratica sull'impiantistica sportiva, che rappresenta la vera grande sfida da vincere per rilanciare il sistema Italia, anche grazie all'assegnazione dell'Europeo 2032".

Contento della nomina anche il presidente del Coni Giovanni Malagò. "Ringrazio la neo Premier Giorgia Meloni per aver confermato, con coerenza e lungimiranza, la sua grande considerazione nei confronti dello sport prevedendo la costituzione di un Ministero dedicato nell’ambito del nuovo Esecutivo. Una scelta a lungo invocata che ci rende orgogliosi, suggellata dalla nomina di Andrea Abodi in qualità di ministro. Al nostro mondo serviva una figura di innegabili capacità, spessore ed esperienza, in grado di decodificare le esigenze del movimento con la sensibilità di chi conosce le dinamiche che lo regolano. Parlare la stessa lingua è una premessa fondamentale per affrontare le emergenze che affliggono il sistema, facendone un punto di forza nelle politiche di sviluppo del Paese".

Lorenzo Casini, presidente della Lega di A, sottolinea: "Congratulazioni ad Andrea Abodi.

La sua vasta esperienza nelle leghe professionistiche e nell’Istituto per il Credito Sportivo, per citarne solo alcune, ne fanno profilo ideale e sono sicura garanzia di competenze e professionalità per favorire le riforme del calcio, con l’urgenza delle infrastrutture, delle risorse e della cultura, e per sostenere tutto lo sport italiano. Un ringraziamento al Governo e al Presidente della Repubblica per aver ripristinato un Ministro dello sport".

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