"Quando dopo le qualificazioni europee ho visto che sarebbero passati altri quattro mesi prima di tornare ad allenare, ho capito che non avrei accettato altri due anni come chiuso dentro a un garage": così Antonio Conte ha spiegato la sua scelta di non rinnovare con la nazionale dopo gli Europei, aggiungendo la delusione per la poca considerazione che i club hanno verso la nazionale: "Dopo il fallimento Mondiale eravamo partiti con tanti bei propositi ma poi si è fatto come i gamberi...".
Poi Conte spiega: "Sono stato combattuto prima di prendere questa decisione, perché quando inizi a lavorare con un gruppo con cui ti trovi bene diventa difficile fermarsi e dire basta. Ma ho ascoltato molto il mio cuore, così come quando ho accettato la
Nazionale". E ancora: "La qualificazione agli Europei, lo scorso ottobre, mi ha riempito di soddisfazione. Vedere un gruppo che riusciva a fare quello che chiedevi anche in poco tempo...quello è stato un momento in cui sinceramente ho valutato la possibilità (di restare, ndr). Però dopo sono passati altri quattro mesi ed è stata veramente dura sotto tutti i punti di vista. Stare quattro mesi senza fare niente e pensare che ci siano altri due anni così...sinceramente ho avvertito una difficoltà. Io sono felice e entusiasta di questa esperienza, ma so anche che farei molta fatica a stare in garage", spiega Conte in conferenza a Coverciano.
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