Argentina in finale, delusione Olanda. Ecco le pagelle

Argentina in finale in un match sempre in equilibrio per 120 minuti, dove le difese hanno fatto figura ben migliore che i tanti assi in avanti. Ecco i voti

L'ex doriano Romero, decisivo ai rigori
L'ex doriano Romero, decisivo ai rigori

OLANDA

Cillessen: 6.5 Già reggere la vicenda Krul senza farsene condizionare, gioca a vantaggio della maturità del 25enne estremo dell'Ajax. Attento su una punizione dal limite di Messi, gioca con tranquillità , trasmettendola all'intero reparto. Meno gigione del 12 pararigori olandese, è lui il titolare dell'undici di Van Gaal e lo è legittimamente. Sui rigori, però, fa rimpiangere il suo vice.

De Vrij: 6,5 Per l'ex obiettivo biancoceleste, ennesima prestazione di spessore. Meno appariscente che in altre occasioni, ha davanti Messi, Higuain e Lavezzi e non paga dazio, Bravo

Vlaar : 7 Del pacchetto arretrato questa sera è senza dubbio il migliore. Tra tanti giovani virgulti orange, il 29enne dell'Aston Villa gioca con impeccabile personalità ed attenzione. Ferma in un paio di circostanze messi al Limite, senza mai ricorrere al fallo ed in pochi possono vantarsene. Sbaglia il primo rigore, ma prima di lui lo hanno fatto anche Baggio e Zico...

Martins Indi: 5,5 del pacchetto arretrato “under 21” il colored del Feyenoord appare come il meno dotato. Fa la sua parte, costretto al fallo in qualche circostanza, ma è quello che da l'impressione di soffrire maggiormente gli attaccanti sudamericani (46') Janmaat 6 Fa comunque meglio di Indi. Qualche sfondamento dei suoi, anche se appare meno arrembante di altre gare. Se il Napoli lo prendesse, in ogni caso, farebbe un affare

Kuyt: 5 Quando il gioco si fa duro i duri entrano in gioco avrebbe commentato qualcuno. In gare del genere, dove conta dare tutto e la stessa abitudine a match tanto importanti, l'impressione è che Van Gaal non ci rinuncerà mai, ma in questa circostanza appare meno utile di quanto sia di consueto. Non incide

Wijnaldum: 6 A centrocampo lui e de Jong reggono botta con il Mascherano rubapalloni del Mondiale e questo basta per fargli strappare una sufficienza. Non è da lui, però, che l'Olanda può aspettarsi una giocata vincente

De Jong: 6,5 Meriterebbe 8 per il recupero lampo e per essere tra gli undici dopo uno stop tanto ravvicinato. In campo da tutto e nel primo tempo francobolla Messi senza che la Pulce si renda mai pericolosa. Esce stremato dopo un'ora di gioco (62') Clasie 6 Da anni si trascina l'etichetta ingombrante dello Xavi olandese. Probabilmente un epiteto troppo azzardato, ma entra nel match con una certa tranquillità, prova più evidente di una stoffa che non manca

Blind: 5,5 Cosi per il suo omonimo sulla fascia opposta non entusiasma, protagonista di una gara anonima. Per l'ex figlio del glorioso capitano dell'Ajax, comunque destinato ad una grande carriera, probabilmente la peggiore prestazione a Brasile 2014

Sneijder: 6,5 Discorso opposto a quello di Blind per l'ex Nerazzurro. Pur non facendo miracoli, il 10 orange prosegue nel suo trend positivo. Dopo un girone inguardabile, la rete al Messico all'88' riconsegna a Van Gaal un giocatore ritrovato, che non ha paura di prendersi le responsabilità e che è riconosciuto come leader dai compagni in campo- Si fa parare da Romero un rigore calciato neppure male.

Van Persie: 5 Dopo la prestazione straordinaria contro la Spagna, un Van Persie andato progressivamente spegnendosi. Anche questa sera tanto movimento ma, in una partita bloccata e pur considerando le poche palle giocabili, di costrutto ben poco. (93') Huntelaar 5 Entra e fa quasi rimpiangere Van Persie. Si fa notare per un ammonizione e poco altro

Robben: 5,5 Per carità non si può pretendere dal fenomeno del Bayern, sempre di fare le magie e saltare gli uomini come birilli, ma questa sera Robben sembra aver lasciato il motorino in garage. Poco brillante, salta l'uomo in poche circostanze, anche se in pieno recupero, rischia di fare los cherzetto

All: Van Gaal 6 Voto che è la media fra il cammino orange ed una serie di match nei quali l'Olanda sul piano del gioco non ha fatto vedere granchè, spesso, solo affidandosi alle cavalcate di Robben. Un po' poco

ARGENTINA

Romero: 7 Per un portiere che alla Samp sembrava definitivamente naufragato, il Mondiale prosegue con una sua redenzione sorprendente. Non fa nulla di particolare, ma quel poco che gli tocca lo fa con sicurezza, poi ai rigori diviene decisivo ed il voto sale

Zabaleta: 6 Meno intraprendente che negli altri match, anche per l'esterno del City questa sera la posta in palio non permette scorribande scriteriate. Tiene la posizione e non commette sbavature

De Michelis: 6 Sabella lo preferisce nuovamente al “napoletano” Fernandez” e l'esperienza dell'ex River, Bayern, Atletico Madrid, Malaga e ora City non delude. Non risparmia qualche rudezza per fermare i Robben o Van Persie di turno, ma non sbaglia nulla

Garay: 6,5 E' per l'Argentina quello che è per il Brasile Thiago Silva. Attento dietro e sempre pericoloso sui calci piazzati. Fa dell'efficacia la sua arma migliore, anticipa quando deve anticipare, spazza quando occorre farlo. Quindici milioni, quanto lo ha pagato lo Zenit dal Benfica, non sono noccioline, ma sembra valerli tutti

Rojo: 6 Come per Zabaleta, in una partita a scacchi non può permettersi sgroppate avanzate come di consuetudine. Rientra e fa il suo, mostrandosi un difensore completo anche in appoggio

Biglia: 5 Fa a gara con l'ex giallorosso Gago, al quale viene alternato spesso, per chi si distingua come giocatore più compassato. Non recupera, non lancia né conclude, appare di tutto il centrocampo albiceleste l'elemento meno utile

Mascherano: 7 Meno straripante che in altre circostanze, fa qualche tonnellata in meno di legna in mezzo al campo, ma in pieno recupero ha il merito di chiudere sull'avanzata di Robben al tiro a colpo sicuro e questo gli vale un voto in più. La vera anima argentina

Perez: 6,5 Se il paragone fosse con Di Maria il confronto sarebbe impietoso, ma se ci limitiamo ad uno dei 22 in campo, allora il centrocampista del Benfica ne esce più che bene, mostrando dinamismo e maturità in campo. Sufficienza piena per lui (81') Palacio: 6 Non finalizza l'occasione più limpida dei 120 minuti, ma appare sempre pericoloso e mette un traversone in mezzo nel primo supplementare che avrebbe meritato altra fortuna

Messi: 5 Se togliere Messi non fosse proibito dal regolamento Fifa, la Pulce stasera avrebbe anche meritato l'uscita anticipata; ma sostituire l'asso catalano, considerando le possibilità che il talento del Barcellona, si accenda in un istante sarebbe una follia e Sabella folle non lo è. Il problema è che non si accende mai.

Higuain: 6 Per “el Pepita” una prestazione a metà tra quelle incolori di inizio Mondiale e la sontuosa in occasione del Belgio. Gioca 80 minuti di sofferenza, cercando di sfruttare i pochi palloni che gli arrivano, ma denotando in quelle poche circostanze la consueta pericolosità. Stasera non peggio di Messi, ma, come naturale, la sostituzione tocca a lui (81') Aguero 5,5 Trasforma un rigore e questo già basta; per il resto continua ad essere il fantasma di sempre. Il peggiore dei suoi in questo Mondiale

Lavezzi: 6,5 Probabilmente il miglior Pocho sino ad oggi. Non fa sfracelli, ma appare in crescita e mette in mezzo i pochi palloni interessanti e giocabili che Higuain può vedere in un match che si svolge principalmente a centrocampo. Considerando quanto (non) abbia fatto vedere Aguero sin qua, il posto per l'esterno d'attacco non dovrebbe essere neppure messo in discussione (100') Maxi Rodriguez 6,5 Ci mette il solito orgoglio. Un mezzo voto in più per aver trasformato il penalty decisivo

All Sabella: 6 Continua ad apparire, talvolta, quasi come uno di passaggio sulla panchina argentina.

Che faccia la formazione o meno Messi, l'idea è che comunque non la faccia neppure lui. Questa sera, però, l'assenza di Di Maria rappresenta un alibi non da poco e lui non ha meriti particolari, ma non commette neppure errori grossolani. E già questo basta

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