Ha vuotato il sacco ammettendo di essersi dopato per vincere i suoi sette Tour de France. E il ricorso alle sostanze dopanti non sarebbe avuto, come sempre aveva sostenuto, per curare il cancro. Lance Armstrong torna protagonista delle cronache. Lo fa in un'intervista al talk show della celebre anchorwoman statunitense Oprah Winfrey, che andrà in onda giovedì sulla tv via cavo OWN. L'ex atleta texano non si limita a riconoscere le proprie colpe - per cui sportivamente ha già pagato (le sue vittorie sono state cancellate) - ma punta anche il dito contro i dirigenti dell'Uci (Unione ciclistica internazionale), dicendo che erano a conoscenza di tutta la verità.
Armstrong mette la parola fine ad anni ed anni di bugie. E smonta la tesi a cui per anni si era aggrappato: niente Epo e steroidi anabolizzanti per scopi terapeutici, ma vero e proprio doping assunto a partire dalla metà degli anni Novanta per migliorare i risultati.
E in quegli anni non gli era stato ancora diagnosticato il cancro ai testicoli. Come ha scritto il "New York Times" citando una fonte anonima, l'ex corridore "sta pensando di testimoniare contro gente potente del ciclismo che conosceva il suo doping e che probabilmente lo ha facilitato".Problemi con la giustizia e risarcimenti
il texano ed altri dirigenti della squadra di avere truffato il governo federale per decine di milioni di dollari violando il contratto che li obbligava a gareggiare in modo "pulito" con la squadra U.S. Postal. Secondo NYT e CNN Armstrong sarebbe disposto a restituire parte dei 30 milioni di dollari che il servizio postale del Paese ha speso nello sponsorizzare la squadra.
Oprah Winfrey: Lance pentito? Non lo so
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