La premessa è d'obbligo: l'Atalanta e Gian Piero Gasperini hanno scritto pagine importantissime del calcio italiano nelle ultime stagioni per qualità di gioco, per aver sfornato talenti e per aver dimostrato di poter avere una società sana dal punto di vista dei conti, sempre in ordine. Prima o poi doveva anche succedere che la Dea incappasse in un'annata di flessione che puntualmente è arrivata. I nerazzurri, infatti, rischiano seriamente di restare fuori dall'Europa e dovranno sperare in una serie di risultati favorevoli per poter chiudere al settimo posto e qualificarsi così alla Conference League. La Dea avrebbe dovuto vincere a San Siro contro il Milan per provare l'assalto al quinto posto ma dopo un primo tempo equilibrato, nella ripresa ha lasciato campo ad un Milan famelico e determinato che ha risolto la partita con due grandi giocate di Rafael Leao e Theo Hernandez.
Gasperini nervoso
Il tecnico dell'Atalanta in questa stagione è sembrato meno presente e molto nervoso soprattutto nei confronti della classe arbitrale. L'ex allenatore del Genoa potrebbe anche cambiare aria a fine anno ma il suo atteggiamento avuto ieri al termine del match contro il Milan gli vale la palma di "uomo in meno" di questa giornata di campionato. "Il Milan è forte, è una squadra che merita lo scudetto. Nessuno toglie valore al Milan. Credo che noi abbiamo fatto una buona partita", le parole del Gasp.
"Siamo stati in partita almeno fino al gol di Theo, sono soddisfatto- ha spiegato ai microfoni di Dazn- Dopo il 2-0 è stato tutto più difficile. Chance per l'Europa? Sono quelle che dice l'aritmetica, noi dobbiamo vincere l'ultima partita e sperare che la Roma non vinca a Torino. Non so cosa farà la Fiorentina, magari anche augurare alla Roma di vincere la Conference, così saremo tutti contenti. Al di là di questo, io sono molto felice del campionato dell'Atalanta: è stato uno dei campionati più difficili per noi e i ragazzi hanno dimostrato di saper reggere certi livelli, la posizione in classifica è meritata", l'analisi a caldo del tecnico dell'Atalanta che alla domanda sugli episodi arbitrali se n'è andato lasciando di sale i giornalisti: "Grazie e arrivederci...".
Il tecnico della Dea è stato in continuo contrasto con i direttori di gara nel corso della stagione e anche con il Milan, a suo dire, c'è stato qualcosa che non è andata nel verso giusto. Sull'1-0 di Rafael Leao, infatti, la panchina nerazzurra si è lamentata per un presunto fallo in avvio di azione su Matteo Pessina con l'arbitro Orsato che ha lasciato proseguire e con l'attaccante portoghese che ha poi segnato il gol del vantaggio. Il Var ha analizzato a lungo l'immagine e ha dato poi ragione al direttore di gara che ha considerato come un normale intervento di gioco il tackle sul giocatore dell'Atalanta.
Gasperini, dunque, si "lamenta" con il silenzio della classe arbitrale ma la verità è che la sua Atalanta tra infortuni e un calo fisiologico naturale non è stata la macchina da guerra ammirata nel recente passato e questo molto
probabilmente gli varrà l'esclusione dall'Europa, habitat diventato ormai naturale per la Dea a cui vanno comunque fatti i complimenti per quanto fatto in questa stagione e soprattutto in questi ultime esaltanti stagioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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