La Asl (per ora) esclude un focolaio Juve. Ma se oggi altri bianconeri positivi...

L'azienda sanitaria sui due casi: "Causa del contagio chiara". Ma dopo la vicenda della gara con il Napoli tutto può succedere

La Asl (per ora) esclude un focolaio Juve. Ma se oggi altri bianconeri positivi...

«In casa Juventus ci sono due casi positivi al Coronavirus, ma non riteniamo di considerarlo un focolaio. Per cui non credo ci siano problemi per la trasferta a Milano. L'unico dispiacere sarà per la squadra che dovrà fare i conti con la mancanza di due ottimi giocatori come Alex Sandro e Juan Cuadrado». A spegnere i timori di tifosi e squadra su un'eventuale annullamento del big match della 16ª giornata di Serie A, è Roberto Testi, direttore della struttura di Medicina Legale dell'Asl Città di Torino. «I tamponi ai giocatori non li abbiamo fatti noi ma il comparto medico della squadra, come prevede il protocollo sanitario aziendale - prosegue il dottor Testi - Ad esame eseguito, vista la positività dei due calciatori, siamo stati informati perché è all'Asl che tocca avviare l'indagine epidemiologica».

Indagine epidemiologica che ha l'obiettivo di ricostruire tutti i contatti avuti dalle persone risultate positive, per cercare di identificare la causa del contagio. «Siamo risaliti alla catena dei rapporti avuti dai giocatori ed identificato in maniera chiara la causa del contagio da Covid-19. Per questo non consideriamo questi casi un focolaio. Come vuole la prassi in questi casi, Alex Sandro e Juan Cuadrado sono stati messi in isolamento, mentre le loro famiglie sono in quarantena, in quanto hanno avuto rapporti stretti con i positivi».

L'Asl Città di Torino, inoltre, ricorda come non tocchi a loro decidere su una trasferta per giocare in un'altra città. «Una volta accertato che i soggetti positivi sono in isolamento e quindi non costituiscono un pericolo per la salute pubblica, spetta alla dirigenza della squadra e alla Fgc stabilire se una partita può essere giocata oppure no. Sarebbe come chiudere una fabbrica - precisano all'Asl torinese - solo perché due operai sono risultati positivi al tampone del Coronavirus».

Niente invasione di campo quindi, a meno di nuove positività in mattinata che potrebbero cambiare lo scenario. «Asl di Torino» sia diventato trend topic sui social, anche se la sentenza ribaltata su Juventus-Napoli ha creato un precedente per cui, in caso di segnalazione dell'azienda sanitaria, tutto può succedere. A parte la sfida ormai famigerata, sono state molte altre le gare condizionate dal Covid, tra cui l'ultimo derby Milan-Inter con 6 positivi tra i rossoneri, Genoa-Napoli con il focolaio tra i rossoblù, e la sfida tra Parma e Udinese con 6 positivi tra gli emiliani e la Asl che avrebbe voluto intervenire arrendendosi al protocollo.

Ma la

situazione è anche peggiore fuori dall'Italia. In Premier Legaue. Sono ben 40, tra giocatori e membri degli staff, i positivi al Covid con un allarme crescente nel Regno Unito, adesso anche nel calcio che ha richiuso gli stadi.

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