Giancarlo Abete è stato rieletto alla presidenza della Federcalcio per il prossimo quadriennio. Nell’assemblea elettiva in corso all’hotel Marriott a Roma, Abete ha ricevuto 429,62 voti, pari al 94,34%. È stato necessario un solo scrutinio.
Abete: non siamo il male dell'Italia
"Conosciamo i nostri problemi, non siamo irresponsabili, ma il calcio non rappresenta tutti i mali dell’Italia: non
sono i presidenti a creare il debito pubblico, non lo dimentichiamo". Abete si è rivolto con queste parole all’Assemblea. "Siamo al quarto posto nel ranking Fifa - ha ricordato - siamo tra le migliori otto squadre europee con la Nazionale under 21, siamo sul podio mondiale del Futsal e abbiamo un milione e 400 mila tesserati, un terzo
del numero totale dello sport italiano".
Abete ha poi proseguito: "Dobbiamo accettare le critiche ed essere consapevoli delle nostre problematiche, ma anche rifiutare le generalizzazioni e la cultura della diffamazione a ogni costo.
Il calcio riceve un contributo di 64 milioni ogni anno, soldi che destiniamo all’attività dilettantistica, all’attività giovanile, al funzionamento dei diversi settori e del mondo arbitrale: le società professionistiche non ricevono un euro, ma versano allo Stato italiano 900 milioni di sole imposte. Ecco, quando si critica il calcio bisogna ricordare alcuni punti fondamentali, chi siamo e cosa rappresentiamo. Noi dobbiamo crescere, ma anche il Paese lo deve fare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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