Sarà una Dea alle prese con il ribaltamento dei ruoli. La testa della classifica in solitaria conquistata nell'ultimo turno di campionato cambia, infatti, le prospettive della formazione nerazzurra. Per la prima volta tutta la pressione del dover vincere a tutti i costi per mantenere il primato sarà sulle spalle della formazione di Gian Piero Gasperini. Ecco perché quello di oggi pomeriggio a Cagliari rappresenta un vero e proprio esame di maturità. Sul campo l'Atalanta sta dando spettacolo da mesi ed è diventata una delle big del calcio europeo. Adesso però viene il difficile. La Gasp Band è chiamata a mantenere i favori del pronostico in Sardegna. Una vittoria, infatti, permetterebbe da un lato di consolidare il primato in classifica, dall'altro di scaricare tutte le pressioni su chi insegue. Dando di fatto un segnale forte al campionato. Tra l'altro le rivali saranno anch'esse impegnate in trasferta (il Napoli a Udine e la Fiorentina a Bologna); mentre Lazio e Inter si affronteranno lunedì all'Olimpico. Ecco perché un successo della Dea sull'Isola potrebbe rappresentare il consolidamento delle ambizioni tricolori, dimostrando di poter reggere il ruolo di squadra da battere.
Motivo per cui Gasp oggi non ricorrerà al turnover, ma punterà su tutti i big dall'inizio. Spazio davanti al tridente atomico con De Ketelaere e Lookman a sostegno del capocannoniere Retegui, al rientro dal primo minuto. Anche questo - se vogliamo - è un segnale di come dalle parti di Zingonia non si voglia lasciare nulla di intentato nell'inseguimento al sogno chiamato Scudetto. Quello che cullano, al di lá delle dichiarazioni di prammatica, pure all'ombra del Vesuvio. Il Napoli in settimana si è leccato le ferite dopo il ko interno contro la Lazio e vuole ripartire di slancio oggi sul campo dell'Udinese. Una location che rievoca dolcissimi ricordi nei tifosi azzurri, visto che proprio al BluEnergy Stadium il Napoli vinse aritmeticamente lo scudetto. Da quel 4 maggio 2023 è successo di tutto: prima gli addii di Spalletti, Giuntoli e Kim, preludio alla disastrosa scorsa stagione, poi l'arrivo al timone della squadra di Antonio Conte e la rivoluzione estiva di mercato per avviare un nuovo progetto. Possibilmente vincente.
Anche per i partenopei quello di oggi è un test da non fallire per continuare il percorso ai primi posti. Restare il più alto possibile fino in primavera per poi provare a piazzare lo sprint decisivo, sfruttando il vantaggio di non avere impegni nelle coppe: questo il piano azzurro. Per realizzarlo serve continuare a pedalare, come direbbe Conte, che nella conferenza flash (otto minuti tra silenzi e risposte telegrafiche) ha ribadito come si possa arrivare in alto solo «lavorando, lavorando, lavorando». Detto tre volte per instillarlo con forza negli ascoltatori. A Udine mancherà Kvaratskhelia: un'assenza che il Napoli spera possa non risultare determinante. Tocca a Lukaku caricarsi la squadra sulle spalle per inseguire il tricolore. A maggior ragione con l'obbligo di dover fare risultato, qualora l'Atalanta abbia fatto bottino pieno a Cagliari.
Eh già, la truppa di Conte scenderà in campo dopo i bergamaschi e a conoscenza del risultato ottenuto dai rivali. D'altronde i campionati si giocano anche a livello mentale: un fattore che può risultare fondamentale nel duello per il primo posto.
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