Gli atleti iraniani: "La nostra Nazionale via dal Mondiale"

Hanno chiesto alla Fifa di sospendere la propria federazione. E c'è già chi pensa ai ripescaggi e all'Italia

Gli atleti iraniani: "La nostra Nazionale via dal Mondiale"

Ci risiamo. Al primo sussurro di vaga ipotesi di esclusione di qualcuno, le grancasse del tifo azzurro si agitano già per reclamare il ripescaggio dell’Italia ai Mondiali del Qatar. Prima era toccato all’Ecuador alimentare le vane speranze di veder riciclati gli azzurri di Mancini, adesso ovviamente la fiamma della speranza tifosa arde per la situazione dell’Iran. A rinfocolare il tormentone ci ha pensato una lettera inviata ufficialmente alla Fifa da attivisti iraniani, un noto giornalista e alcuni calciatori, in cui si chiede formalmente la sospensione della Federazione Iraniana dalla Fifa e, di conseguenza, l’esclusione della Nazionale di Teheran da Qatar ’22. Gli oppositori del regime, giustamente, sapendo che la Fifa non interverrebbe mai in questioni politiche interne a uno stato membro, puntano il dito su quello che potrebbe essere il tallone d’Achille della federcalcio iraniana: il fatto che nel paese degli ayatollah venga impedito l’accesso allo stadio alle donne, assoggettandosi alle linee guida del governo e violando di conseguenza l’articolo 19 dello statuto Fifa che prevede l’assoluta indipendenza delle federazioni dai governi nazionali. Violazione che in passato ha portato più volte alla sospensione di vari paesi, ad esempio il Kuwait, tanto per citare uno dei casi più recenti. Sta di fatto, però, che proprio negli ultimi tempi le autorità iraniane abbiano formalmente abolito il divieto di accesso agli stadi per le donne, anche se la loro presenza viene comunque tuttora ostacolata e avversata in tutte le maniere. E comunque qualsiasi mossa della Fifa nei confronti dell’Iran non farebbe che rinfocolare la bufera sulla stessa assegnazione dei Mondiali al Qatar, altro stato molto border line, in cui, bontà loro, durante i Mondiali potranno andare allo stadio persino gli omosessuali, grazie a una legge apposita. Ma dopo la finale ognuno al proprio posto. Resta il fatto che le pressioni sulla Fifa continuano e con esse le illusioni di punire la nazionale di Teheran. Ma da qui a pensare, non solo all’esclusione dell’Iran, ma persino a un ripescaggio dell’Italia ci vuole una bella immaginazione. Lo stesso presidente Gravina, ai tempi del caso Ecuador, era stato esplicito: «Non rendiamoci ridicoli…».

D’altra parte, se anche dovesse essere escluso l’Iran il suo posto andrebbe al «primo dei non eletti» della confederazione asiatica, ovvero gli Emirati Arabi. Altrimenti dovrebbero inserire l’Italia in un girone con Inghilterra, Galles e Usa? Cosa ne penserebbero i britannici? E poi perché dovremmo farci ripescare? Non ci è bastata la figura di farci eliminare una volta?

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