Bagnaia ai fan: "Ancora non capisco cos'ho fatto"

Bagnaia ai fan: "Ancora non capisco cos'ho fatto"

Avete presente l'iconica Batmobile nera - forme affusolate e doppie alette posteriori - guidata dall'eroe con la maschera di pipistrello? Togliete due ruote, dipingetela di rosso, istoriatela di sponsor e avrete lo straordinario Peccobolide che ha vinto il mondiale MotoGP. Ieri, nella Gotham City di Milano-Rho Fiera, in migliaia hanno fatto la fila per ammirarla, accarezzando il tepore del trionfo che ancora sembrava sprigionarsi dal motore della Desmosedici GP22. Gioiello di meccanica.

Figuriamoci il delirio del motosalone Eicma quando nel campo Ducati dei legionari di Borgo Panigale è apparso lui, il Centauro Pecco. Esercito impazzito. Profumo di gloria. Qui oggi tutti si sentono piloti, anche se hanno solo uno scooter. Il condottiero gioca a fare il sorpreso: «Non ho ancora capito l'impresa... ci vuole un po' di calma». Una giornalista chiede: «Che emoticon sceglieresti per descrivere il tuo stato d'animo?». E lui: «La faccina che ha come occhi due stelle brillanti». Nel 2023 farai il bis? «Difficile ripetersi...». Ma non impossibile. A poca distanza il compagno di scuderia Enea Bastianini è un sublimato di ammirazione e sfida; finge di non sentire quando il generale Pecco avverte la truppa: «Sarà importante non litigare tra noi...».

Ma uno che si chiama Enea non può rassegnarsi al ruolo di comprimario. Di indossare i panni di Robin, succube di Batman, non ci pensa affatto.

E lo ribadisce dando gas alla manopola dell'autostima: «Pecco in passato l'ho battuto più di una volta. L'anno prossimo si vedrà...». L'accento romagnolo di Bastianini (24 anni, uno in meno di Bagnaia) è lo stesso di un certo «Dottor Rossi». E chi vuol capire, capisca.

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