Bagnaia, sinfonia rossa. Al resto del mondo lascia solo le briciole

Pole, Sprint race, giro veloce e vittoria. Gara perfetta e noia. Pecco e Ducati, titolo ipotecato

Bagnaia, sinfonia rossa.  Al resto del mondo lascia solo le briciole
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Una dolce noia. Francesco Bagnaia ha concluso ieri da dominatore il suo week end a Spielberg (Austria), sede del decimo round del Mondiale 2023 di MotoGP. Prestazione da effetti speciali per Pecco che, dopo un sabato da urlo condito dalla pole-position e dalla vittoria nella Sprint Race (successo n.4 in stagione nel format "rapido"), ha posto il sigillo in Stiria, non lasciando nulla agli avversari e precedendo nuovamente la KTM del sudafricano Brad Binder di 5.191 e di 7.708 Marco Bezzecchi sulla Rossa del Mooney VR46 Racing Team. Quinta vittoria nel 2023 la domenica per il piemontese, pari al 50% dei GP affrontati. Numeri importanti per il centauro tricolore, vista la sedicesima affermazione in top-class della carriera, terzo italiano di sempre nella classe regina alle spalle di due leggende come Valentino Rossi (89 vittorie) e Giacomo Agostini (68 vittorie).

Un trionfo italiano: la Ducati ha colto l'ottava vittoria al Red Bull Ring, autentico feudo della scuderia di Borgo Panigale, il Bel Paese ha festeggiato tre piloti nostrani nei primi cinque posti (Luca Marini 4° con l'altra GP22 del Team Mooney) e proprio Valentino ha potuto fregiarsi del grande lavoro del suo team e dell'Academy, considerando anche il successo in Moto2 di Celestino Vietti, tornato sul gradino più alto del podio nella media cilindrata a distanza di un anno (Barcellona 2022).

«È stata una giornata fantastica per l'Academy perché tutti i nostri piloti hanno lavorato da matti, cominciando da Celestino in Moto2. Marini e Bezzecchi ci hanno fatto vedere quanto sono stati bravi con una grande gara in rimonta con tanto di podio. Pecco è stato perfetto tutto il weekend, e secondo me non ha sbagliato una curva da venerdì mattina», le parole del Dottore. «Abbiamo mostrato il nostro potenziale, è la prima volta che vinco una gara con così tanto distacco. La mia miglior prestazione di tutta l'annata», ha commentato Pecco. Un'egemonia che ha ricordato gli assoli dell'australiano Casey Stoner del 2007 sulla Ducati in MotoGP o quelli di Max Biaggi nei suoi titoli in 250cc con l'Aprilia, in un contesto nel quale le Case giapponesi continuano a fare molta fatica.

Del resto, la classifica non lascia troppo spazio alle interpretazioni: Pecco comanda con 251 punti, 62 in più dello spagnolo Jorge Martin (settimo in Austria con la Ducati Pramac) e 68 in più di Bezzecchi.

Tra i costruttori, i 354 punti della Ducati rispetto ai 93 della Honda e della Yamaha la dicono lunga sulla situazione che si sta vivendo nella massima cilindrata.

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