Balotelli lancia la provocazione: "Tornare all'Inter? Perché no? Il mio sogno è la Nazionale"

Balotelli è tornato a parlare della sua voglia di tornare a giocare in un grande club e in Nazionale: "L'Inter? Ne ho parlato con Ausilio. La Nazionale? Voglio tornarci"

Balotelli lancia la provocazione: "Tornare all'Inter? Perché no? Il mio sogno è la Nazionale"

Mario Balotelli sembra finalmente un giocatore e un ragazzo più maturo. Il 27enne attaccante del Nizza, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, è parso finalmente sereno e rilassato e in Francia, in Ligue 1, pare aver trovato il suo ambiente ideale, anche se il suo chiodo fisso è tornare a giocare in un grande club: "Sto bene a Nizza, ma l'obiettivo è quello di tornare in un grande club. Per vincere ancora qualcosa di importante". Balotelli ha poi parlato dell'eventualità di tornare in Italia, nella squadra che l'ha fatto conoscere al grande calcio, ovvero l'Inter: "Ho parlato con Ausilio e gli ho fatto sapere che tornerei volentieri. Ma era così per ridere. Al Milan per carità. Non vorrei avere troppe responsabilità, già l'ultima volta si erano create aspettative su di me: ma sapete per quali colori batte il mio cuore. Il Napoli? De Laurentiis non ha mai voluto approfondire il discorso". Supermario ha poi parlato della lotta Scudetto: "Non ho nulla contro la Juve, ma ormai ne ha vinti tanti. Diciamo che mi farebbe piacere se lo vincesse una tra l’Inter e il Napoli".

Balotelli ha poi parlato del momento del Milan e della sua voglia di tornare in Nazionale: "Il Milan? Mi spiace che le cose non stiano andando bene. Sulla proprietà sembra tutto misterioso, anche a Nizza la proprietà è cinese ma si conoscono i proprietari. Volevo anche andare a trovarli ma Fassone ha fatto sapere che non era il caso di turbare l’atmosfera del ritiro. La nazionale? Mi fa ancora rabbia ricordare quell’Italia-Svezia. Non puoi uscire quando hai in squadra Belotti, Immobile e Insigne. Per non parlare dei veterani. Gli svedesi avevano al massimo due giocatori al livello dei nostri.

Il mio sogno? E' quello di tornare a vestire quella maglia: mio padre era il mio primo tifoso e glielo devo. E poi, non so spiegarmi il perché, ma quando gioco con la maglia dell’Italia sento sempre delle sensazioni particolari e do sempre di più".

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