Balotelli, una pallonata ai razzisti

Sente insulti, si ribella e minaccia di andarsene. Ma Verona non ci sta

Balotelli, una pallonata ai razzisti

E dire che avrebbe potuto giocare proprio nel Verona. Un'ipotesi, idea, suggestione di calciomercato che aveva avvicinato Mario Balotelli ai gialloblu la scorsa estate. Ma la piazza scaligera si era subito divisa tra pro e contro l'affare. Alla fine Balo ha scelto il «suo» Brescia. E ieri al Bentegodi si è comunque scritta una brutta pagina della rivalità. È il nono minuto della ripresa, l'azione si sviluppa nei pressi della bandierina del calcio d'angolo, sotto la curva dei tifosi di casa. Mario riceve palla, ma all'improvviso la prende in mano e con un calcio violento la spedisce verso gli spalti. L'attaccante del Brescia esce dal campo minacciando di non voler più giocare. Avversari e compagni lo convincono a desistere e a continuare la partita, sospesa per quattro minuti e ripresa dopo l'annuncio dello speaker contro i cori razzisti. Balotelli sbaglia un gol facile e subito dopo il Verona raddoppia. Super Mario però ha la forza di riaprire la gara con un capolavoro, che è anche la miglior risposta agli insulti insieme al video We Africa postato sui social dove bambini di colore lo incitano, il tutto accompagnato dal messaggio: «Il razzismo è solo ignoranza...».

Ma Il presidente del Verona Setti non ci sta: «Si sta ingigantendo qualcosa che non c'è. Quando si parla di un campione come lui si dà più peso a certe situazioni. Lo prenderei anche domani nella mia squadra. Gli ho chiesto scusa, in ogni caso». L'allenatore del Verona Juric si è detto sicuro di aver sentito solo «fischi e sfottò per un grande giocatore». Il collega del Brescia Corini replica: «Mario ha detto di aver sentito qualcosa». E anche gli ispettori federali, mentre spunta un video amatoriale in cui si sentono gli ululati. Probabile che il giudice sportivo disponga un supplemento d'indagine per stabilire quanti tifosi siano stati coinvolti.

Ignoranti, ma anche senza memoria.

C'era un modo per mandare in tilt Balotelli e l'avevano scoperto proprio a Verona cinque anni fa quando giocava nel Milan. L'aveva raccontato lo stesso Balo: «Quel giorno al Bentegodi mi mandarono in confusione quando cominciarono a fare cori in mio favore per sfottò».

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