Però basta con i giochi über alles sulle benzine

Però basta con i giochi über alles sulle  benzine

Dove non arrivano i termini tecnici più rigorosi, proprio come nel Gp d'Australia del 2017, possono arrivare le strategie e le casualità di gara, per portare la Ferrari di Vettel al successo, in questo felice esordio del campionato mondiale 2018. Ma le più corrette valutazioni impongono un netto distacco. Sì, gli assetti da gara della British-Mercedes, con forti preoccupazioni di consumo e di durata-motori (nuova regola delle tre unità motrici), hanno molto ridimensionato il confronto diretto con Maranello: si potrebbe dire «grazie al cielo!». Nondimeno, il responso delle qualifiche, in condizioni ideali, è stato molto preoccupante. Gli stessi gentlemen della Mercedes d'Inghilterra dichiaravano: «Questa volta, vogliamo «schiacciare» (traduzione letterale) la concorrenza». E, d'improvviso, il distacco percentuale dei migliori tempi sul giro è schizzato a 0,81-0,82% per Raikkonen-Vettel su Hamilton, ciò che rappresenta una enormità, tra squadre a stretto confronto. Un distacco «schiacciante», come la Stella a tre punte voleva infliggere - e ha inflitto - in qualifica. Così, l'interrogativo inquietante è: dove ha trovato tanto vantaggio, contro un V6 Ferrari che aveva raggiunto la parità di resa? La risposta è: dalla potenza del motore, notevolmente incrementata, a mezzo di additivazione veramente «esplosiva». Per due anni, la Fia-Tv pro-Mercedes ha finto di ignorare il trucco del cosiddetto olio petronato, cioè super-additivato. Quest'anno, è arrivato un articolo del Regolamento Tecnico che vieta drasticamente tale pratica.

E, allora, come riesce ugualmente a far arrivare nella camera di scoppio le sostanze proibite? Ma per la via maestra, pur con un regolamento che impone l'uso di benzina di commercio, mentre prodotti così «petronati» non esistono in alcun distributore al mondo. Un vero scandalo.

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