Se Muntari per l'Onu è un esempio, per il giudice sportivo invece va squalificato. È di fatto questo l'incredibile paradosso per Sulley Muntari che durante l'incontro tra Cagliari e Pescara ha avuto un diverbio con l'arbitro Minelli mentre alcuni i tifosi incoravano "buuu" per il giocatore di colore. Il giudice sportivo lo ha sanzionato con una giornata di squalifica dopo l'espulsione per doppia ammonizione. "Considerato che i pur deprecabili cori di discriminazione razziale sono stati percepiti nell’impianto in virtù anche della protesta silenziosa in atto dei tifosi (come segnalato dagli stessi rappresentanti della Procura federale) ma, essendo stati intonati da un numero approssimativo di soli dieci sostenitori e dunque meno dell’1% del numero degli occupanti del settore (circa duemila), non integrano dunque il presupposto della dimensione minima che insieme a quello della percezione reale è alla base della punibilità dei comportamenti in questione, peraltro non percepiti dagli Ufficiali di gara (come refertato dall’Arbitro), a norma dell’art. 11, comma 3", si legge nelle motivazioni.
E sul fronte del derby tra Roma e Lazio invece è costata cara la simulazione a Kevin Strootman in piena area di rigore biancoceleste che ha scarturito poi il calcio di rigore a favore dei giallorossi. Per Strootaman sono state decretate due giornate di squalifica. Nessuna squalifica invece per Daniele De Rossi dopo i gesti indirizzati al pubblico nel corso del derby.
L'incontro è stato abbastanza infuocato e subito dopo il match è scoppiata una vera e propria ondata di polemiche sui social contro l'arbito Orsato per aver fischiato il calcio di rigore. Adesso è arrivato il verdetto del giudice sportivo.
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