Fa un certo effetto leggere l'annuncio che la federazione belga di calcio ha pubblicato sul proprio sito internet per la scelta del nuovo commissario tecnico. Fa effetto perché non siamo abituati a vedere "normali" inserzioni di lavoro per uno sport professionistico come il calcio. Eppure il sostituto di Marc Wilmots, il tecnico che ha guidato i Diavoli rossi agli ultimi Europei, sulla carta potrebbe essere scelto proprio in questo modo. Sulla carta perché qualcuno in questo annuncio legge, più che altro, una dura critica al vecchio allenatore.
Il motivo è presto detto. Il Belgio elenca le caratteristiche che gli aspiranti ct devono avere: abile comunicatore, con esperienze e risultati nel mondo del calcio e, in primo luogo, capacità di trasmettere conoscenze tattiche a giocatori di altissimo livello. Caratteristiche in cui Wilmots evidentemente non eccelle, visti gli ultimi risultati.
A dire il vero non è la prima volta che una nazionale si mette alla ricerca di un allenatore con un annuncio di lavoro: in precedenza lo avevano fatto sia il Camerun che la Costa d'Avorio. Ed era girata voce che anche Josè Mourinho avesse mandato il proprio cv al Manchester United, notizia poi smentita dal suo procuratore ("è una cosa ridicola").
In effetti è strano che una
rappresentativa così importante come il Belgio, al secondo posto nel ranking Fifa (dopo l'Argentina) faccia una scelta di questo tipo. Non ci resta che aspettare il 31 luglio (data in cui scadrà l'annuncio) per vedere cosa accadrà.
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