Bellingham, che fatica

Vantaggio del fuoriclasse, ma i serbi fanno soffrire gli inglesi. Male Vlahovic

Bellingham, che fatica
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Tutto qui? Un lampo di Bellingham e poco più nell'Inghilterra vicecampione uscente e accreditata di molti pronostici anche per questo Europeo. Un lampo di Bellingham dopo 13' e la prima fiammata di Harry Kane, impacchettato alla grande dal viola Milenkovic, solo al 75' con un colpo di testa sventato sulla traversa da Rajkovic. In mezzo tanta Serbia, che ha preso fiducia strada facendo ma non è mai riuscita a rimediare lo svantaggio, soprattutto con Vlahovic che, dopo un primo tempo da dimenticare, impegna seriamente Pickford solamente al 38' della ripresa. Ma se gli inglesi portano a casa tre punti determinanti col minimo sforzo, la squadra di Stojkovic si accredita comunque per poter essere protagonista almeno del girone. Anzi, va detto che un pareggio sarebbe stato più che meritato.

Southgate va all'assalto del tabù europeo con la formazione tipo numerata dall'1 all'11 come da sana tradizione anglosassone, ad eccezione del 12 Trippier che rimpiazza l'indisponibile Shaw. Stojkovic invece rinuncia ai lampi del vecchio Tadic (entrato solo dopo un'ora, forse un po' tardi) per irrobustire il centrocampo con Lukic incaricato anche di raddoppiare Gudelj nella marcatura di Bellingham. Ma non tutto funziona bene nei progetti del tecnico slavo, tanto è vero che poco prima del quarto d'ora il gioiellino di Ancelotti va a colpire di testa un prezioso cross di Saka e infila l'1-0, anticipando il povero Zivkovic che si trova a correre ai ripari su una marcatura evidentemente saltata. La vera spina nel fianco della Serbia è però proprio Saka, che crea le occasioni più pericolose.

L'Inghilterra la fa subito da padrona, trova il gol ma non la cattiveria necessaria per mettere alle corde i serbi. E così la nazionale di Belgrado prende coraggio e comincia anche a rispondere sul piano del gioco, arrivando a sfiorare il pari con un missile di capitan Mitrovic fuori di poco. Manca invece l'uomo più atteso dai serbi, Dusan Vlahovic, che nel primo tempo non azzecca una mossa e anzi perde una palla anche che il solito Saka per poco non trasforma nel raddoppio. Per il bomber juventino un avvio decisamente sotto tono. Meglio Kostic che, prima di uscire per infortunio, a un certo punto fa innervosire Bellingham che gli piazza una spallata provocatoria, ignorata benevolmente da Orsato.

La ripresa riparte nel segno della Serbia con un brivido inglese per una spinta di Trippier su Mitrovic davanti a Pickford, prima che il

centravanti lasci il posto al milanista Jovic che però spreca subito un'occasione preziosa. Ma anche la nuova coppia d'attacco biancorossonera non riuscirà più a raddrizzare una sfida stregata. L'Inghilterra soffre ma ringrazia.

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