Un tempo protagonisti, adesso in balìa del mercato e delle indiscrezioni. Prende il via la Serie A, ma sullo sfondo restano le trattative e la voglia di andar via per tanti attori di primo livello. Infortuni più o meno diplomatici, esclusioni forzate, la necessità di evitare i problemi fisici per non compromettere le visite mediche altrove. Campionato nuovo, storie vecchie e tensione alle stelle. Stasera Torino-Atalanta si gioca senza due pezzi da novanta come il granata Belotti e il nerazzurro Zapata. Il primo non è al meglio; potrebbe essere rimpiazzato da Sanabria dal 1' proprio mentre infuria il toto rinnovo di un contratto in scadenza l'estate prossima. Rischia perfino di partire a costo zero, anche se Juric alla vigilia ha promesso di volerlo aspettare per ripartire assieme: «Starà bene dopo la sosta solo se continuerà ad allenarsi con la voglia che ha dimostrato in gruppo. Sta lavorando tanto, il vero Belotti lo vedremo più avanti». Juric l'anno scorso imbrigliò Gasperini all'andata, andando a vincere 2-0 a Bergamo con la rivelazione Verona (gol di Veloso e Zaccagni). Per il Gasp subito un esame vero nel bel mezzo delle trattative, con Zapata non convocato per la trasferta torinese: «Questo mercato è strano. Per me il colombiano resta, ma è solo un'opinione come le altre e come quella di chi lo vorrebbe all'Inter o in altre squadre». Scelte indigeste e mal di pancia sospetti.
A Verona potrebbe non esserci un altro campione d'Europa, Domenico Berardi, a forte rischio di convocazione con il Sassuolo per un problema muscolare rimediato in amichevole. Dopo l'addio a Locatelli, i neroverdi vorrebbero tenerlo anche se gli accostamenti a Milan e Fiorentina sono lusinghieri. E il ds Carnevali chiude: «Voleva partire ma ora è tardi». Sul fronte Nandez, dopo la trattativa saltata con l'Inter, c'è il Tottenham e il diretto interessato, lunedì contro lo Spezia, sembra destinato alla panchina. Sempre per questioni legate al mercato, il Genoa si presenterà in casa dell'Inter senza Destro, Radovanovic, Czyborra e Ghiglione. Per tutti tira aria di trasloco. Alla Lazio, subito dopo la firma, Sarri ha provato Pedro nel tridente perché Correa vive ormai da separato in casa e non c'è tempo da perdere.
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