Boa&Sneijder vogliono far coppia non solo in disco

Boa&Sneijder vogliono far coppia non solo in disco

Di solito le amicizie che nascono in discoteca non durano a lungo. Ma quella tra Wesley Sneijder e Kevin Prince Boateng, compagnoni di alcune uscite serali nella Milano da bere, pare essere un legame davvero forte. Tanto che anche le rispettive fidanzate, le belle Yolanthe e Melissa (a proposito, ha negato di essere incinta del ghanese), si frequenterebbero spesso.
Il quadretto felice delle coppie era stato immortalato in una foto all'interno di un noto locale milanese poco tempo fa. Amici sì, anche su Twitter, ma sul campo ancora cugini-rivali. Per ora. Perché secondo quanto si vocifera, Sneijder avrebbe confessato a Boateng di voler giocare a tutti i costi con lui nel Milan. Il ghanese si sarebbe così attivato con Galliani per portare l'amicone in rossonero. L'ad avrebbe fatto orecchie da mercante ma avrebbe sondato la cosa con l'agente dell'olandese, Soren Lerby.
La notizia è una bomba e ieri ed è rimbalzata da una parte all'altra del web. Finché lo stesso procuratore di Sneijder non si è preoccupato di smentirla. «Non ho mai parlato con Galliani di Wesley e il giocatore non è mai stato offerto al Milan». Sarà vero? Boateng spera di no.
Un alone di mistero circonda un po' tutto il mercato rossonero. Ieri Roberto Mancini è tornato a parlare della visita in via Turati dell'altro giorno, dicendo che è stato Galliani a invitarlo a passare in sede. «Ero a Milano per vicende personali, Adriano mi ha chiesto di incontrarci. Sono stato con lui dieci minuti e non ho certo fatto alcuna proposta per Thiago Silva. Tantomeno ho offerto al Milan Balotelli o Tevez». Negare, negare sempre. Come fa anche l'agente di Thiago Silva, Paulo Tonietto. «Mai parlato con City o Barcellona», giura. E ti pareva.
Eppure a Manchester c'è anche chi apre al Milan e non solo. È Edin Dzeko, cavallo di ritorno per Galliani e company. Uno dei suoi agenti, Sead Susic, chiama i rossoneri e la Juve attraverso i microfoni di Radio Radio. «Se a Manchester non gioca, viene volentieri in Italia. Non è interessato ai soldi dell'Anzhi e da piccolo era un tifoso del Milan…».
L'attaccante bosniaco al momento fa però più gola alla Juventus, che cerca un centravanti di valore per la Champions League. Dzeko costa e tanto. E soprattutto ha un ingaggio da 7 milioni di euro all'anno. Ma stavolta i bianconeri il top player lo devono prendere per forza. E sugli altri fronti arrivano segnali tutt'altro che positivi. Gonzalo Higuain, infatti, non abbandonerà il Real Madrid. L'argentino si sarebbe lasciato convincere da José Mourinho, dietro la promessa di un impiego più assiduo e la speranza di conquistare la decima Champions, vera ossessione del popolo merengue. Fine del sogno Juve.
Lo stesso Mou ha rinnovato il suo contratto con il Real proprio per inseguire questo obiettivo: diventare l'allenatore della Decima. Lo Special One ha firmato sino al 2016, stoppando le voci che lo volevano in rotta con Florentino Perez.
Chiudiamo con l'Inter. Rodrigo Palacio è il primo colpo per la nuova stagione. Era nell'aria, la conferma è arrivata dal patron del Genoa Enrico Preziosi. «A Milano prenderà il doppio che da noi». Cioè 2,2 milioni di euro per tre anni. Ai rossoblu poco più di 10 milioni di euro, pagabili in tre tranches. A meno che in Liguria non arrivino giovani nerazzurri o la seconda metà di Kucka, di proprietà dell'Inter.
Ora gli uomini di Moratti devieranno la propria attenzione su Mattia Destro, ex stellina della Primavera, ceduto troppo frettolosamente in passato. Ma sul giocatore del Siena è piombata anche la Juventus, che si vuole cautelare in caso di mancata acquisizione di un big. Ieri Fabio Paratici, il braccio armato di Marotta sul mercato, ha incontrato l'agente Renzo Contratto. Come incasserebbe l'Inter un Destro bianconero? Male, malissimo. Non a caso i nerazzurri starebbero provando a inserirsi nella trattativa Juve-Verratti. Sgambetti tra nemici storici.
A proposito di storia, l'Inter potrebbe salutare un altro pezzo della sua.

Dejan Stankovic infatti, secondo quanto si scrive e dice in Serbia, ha già ricevuto il foglio di via da Branca. Nel giorno (ieri) dell'anniversario del Triplete, per giunta. Basta con il passato, è partita la rivoluzione Stramaccioni.

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