Leonardo Bonucci si sta confermando uno dei punti di forza della Juventus e della nazionale italiana di Roberto Mancini. L'esperto difensore bianconero, che compirà 33 anni il prossimo 1 maggio, le ha giocate praticamente tutte da inizio stagione: 19 in campionato, per tutti e novanta i minuti, cinque su sei in Champions League e la finale di Supercoppa Italiana: 25 presenze sulle 26 totali.
Bonucci è al suo nono anno alla Juventus e avrebbero potuto essere al diecimo se nell'estate del 2017 non avesse lasciato Torino per andare al Milan per poi tornare all'ovile nell'estate del 2018. Il suo ritorno in bianconero fu un momento molto delicato nella sua carriera dato che tanti supporter bianconeri non videro di buon grado il suo "tradimento" e che chiesero impegno al centrale di Viterbo per riconquistare la fiducia persa.
L'intercettazione
Il suo ritorno come detto è stato delicato e secondo quanto riporta corriere.it il centrale della Juventus è stato anche intercettato durante una conversazione whatsapp con Fabio Trinchero, uno dei capi ultrà della Juvnetus (leader dei Viking): "Mi farebbe piacere, quando torno dall'America, fare due chiacchiere per spiegarti come effettivamente sono andate le cose". La risposta dell'ultrà à netta: "Con un confronto si possono aggiustare le cose".
Il telefono di Bonucci pare fosse sotto controllo perché la Digos, già impegnata tempo prima con l'inchiesta Last Banner sui ricatti ultrà alla Juventus, temeva delle ritorsioni nei confronti dell'ex canterano dell'Inter. Gli agenti della Digos, lo scorso 13 agosto 2018, scrissero: "Temendo che le reazioni ultrà per il ritorno di Bonucci alla Juventus potessero dar corso a possibili azioni criminose i telefoni del difensore bianconero finirono intercettati, per circa tre settimane. Per scoprire, si deduce, se il giocatore potesse mai essere sottoposto a indebite pressioni o richieste, come del resto lo fu la società".
Bonucci, parlando con un amico, aveva minimizzato sulla cosa riferendosi alla conversazione tenuta con il 48enne Fabio Trinchero: "Mi ha detto 'Non è per te, ti usano come pretesto per attaccare la società per il caro biglietti, caro abbonamenti e striscioni".
L'ex difensore del Milan, infine, parla anche del suo rapporto con lo spogliatoio dopo essere stato per un anno tra le fila dei rossoneri: "Barzagli, Bernardeschi e Marchisio sono molto freddi con me", disse l'attuale capitano della Juventus il 9 agosto del 2018 appena tornato in bianconero e intercettato dalla Digos.
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