Bonucci: «Il Milan? Diamo fastidio... C'è un po' di Conte nell'euro Juventus»

FirenzeLeonardo Bonucci si divide tra Juve e Nazionale. Intanto ha dato il benvenuto a Khedira: «E' importante che continui l'arrivo di giocatori di caratura europea: lui non può che migliorare il livello». E teme per Tevez, che potrebbe lasciare Torino per raggiungere Parigi o il vecchio amore Boca: «Sono giorni di fuoco, speriamo di ritrovarlo davanti al suo armadietto a luglio. Se resta aumentano le nostre chance per l'Europa». Bonucci è anche reduce dalla sconfitta in finale Champions contro il Barcellona: «Nessun rimpianto: il Barça ha dimostrato di essere più forte, ma noi abbiamo dimostrato di essere tra le grandi d'Europa. Ora però umiltà, azzerare tutto e ripartire con la fame di vittorie». Segue accenno alla polemica Agnelli-Berlusconi. La spiega così: «Anche quella fa parte del calcio. Noi vinciamo, il Milan ha voglia di tornare a fare la storia, sarà un bel duello: normale ora che ognuno porti l'acqua al proprio mulino. Noi diamo fastidio perché vinciamo e adesso siamo sopra al Milan».

Due partite per gli azzurri. Prima la Croazia, per la qualificazione a Euro 2016, quindi il Portogallo per una bella amichevole: «Sarà una sfida vera coi croati: servirà a ripartire, perché un ko come quello della finale può essere destabilizzante. A noi reduci della sconfitta, Croazia e Portogallo serviranno molto… Dovremo avere pazienza: meglio non ci sia Modric». Mentre giocherà Mandzukic, attaccante che potrebbe diventare bianconero. «Un bomber moderno, un lottatore, uno che fa tanti gol, un osso duro, dovremo essere concentrati ogni secondo. Uno come lui è meglio averlo con noi che contro di noi…». Il centrale azzurro parla anche di Conte: «Il suo caso lo abbiamo vissuto in totale tranquillità, perché contano le sue parole. Lui quando prende un impegno lo porta a termine; ci mancherebbe altro che lasciasse a metà strada. Non è da lui». Poi un bel riconoscimento al ct: «Per la Champions ci ha fatto i complimenti; gli obiettivi raggiunti da noi hanno qualcosa di suo».

Chiusura per Pirlo: «Abbiamo scherzato sulle sue lacrime, non erano di addio. Sarebbe stato leggendario per lui un trionfo a Berlino: spero che continui con noi, è un grandissimo giocatore, un grande uomo, un uomo spogliatoio».

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