Borraccia, pizzini e ballo del pavone per parare i rigori

Ognuno ha il suo rituale. Ma il fattore decisivo è studiare nei dettagli chi calcia i penalty

Borraccia, pizzini e ballo del pavone per parare i rigori
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I protagonisti sono sempre loro: i portieri. Nel bene e nel male; in questo Europeo, finora, nel bene. Poche papere, tanti miracoli. Soprattutto dal dischetto. Sono stati i rigori infatti a decidere sfide all'O.K. Corral. L'evoluzione della specie passa attraverso vecchi trucchi e nuove tecniche che segnano la linea di confine tra i goalkeeper-sceriffi del Far West passato e presente. Due giorni fa la stella dorata sul petto dell'inglese Jordan Pickford ha abbagliato dagli 11 metri Akanji. Merito soprattutto del promemoria plastificato stampato sulla borraccia di Jordan che riportava accanto al nome del difensore del Manchester City la profetica dicitura Dive Left. E infatti Pickford si è tuffato a sinistra, neutralizzando il tiro: scelta vincente che poi si è rivelata decisiva. Sulla stessa borraccia Jordan aveva annotato il Dive Left o Dive Right riferito a ognuno dei calciatori svizzeri, frutto di immagini di repertorio viste e riviste decine di volte.

Anche Mike Maignan, il «milanista» della Francia, aveva un «pizzino» per i rigori, ma alla fine a risolvere la situazione in suo vantaggio non è stata una parata bensì l'errore di Felix che ha stampato sul palo il pallone della possibile semifinale. Nessun intervento risolutivo neppure da parte del suo collega lusitano Diogo Costa che però nel turno precedente aveva regalato alla sua nazionale l'accesso ai quarti respingendo di seguito tre penalty su tre (record europeo) nel match contro la Slovenia. Diogo Costa, Pickford, Sommer, Maignan e Oblak (che ha neutralizzato un rigore di Ronaldo prima dei tempi supplementari) hanno eseguito sulla linea di porta il «balletto del pavone», consistente nell'allargare le braccia per aumentare il volume del corpo, sperando di confondere l'avversario. «Ogni portiere ha il suo rituale, ma oggi conta arrivare perfettamente informati sulle caratteristiche dei rigoristi», ci spiega Massimo Battara ex allenatore dei portieri azzurri nell'era di Roberto Mancini ct dell'Italia.

È anche merito di Battara se Donnarumma nella notte magica di Wembley del 2021 parò contro l'Inghilterra i rigori che ci incoronarono campioni d'Europa: «Dalla panchina feci a Gigio dei segnali cromatici con le pettorine per indicare il lato dove tuffarsi...». E fu il trionfo. Ormai solo un bel ricordo. Lontano.

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