Sono state settimane agitate in casa Brescia che contro l'Hellas Verona di Ivan Juric ha dovuto incassare la settima sconfitta in campionato, in dieci partite. Le Rondinelle dovranno ancora recuperare il match rinviato a ottobre per la morte improvvisa del patron del Sassuolo Giorgio Squinzi, con i neroverdi che avevano chiesto l'autorizzazione alla Lega calcio di poter rinviare il match contro i lombardi.
Eugenio Corini ha resistito finché ha potuto sulla panchina del Brescia ma l'ennesima caduta in campionato ha convinto il Presidente Massimo Cellino che era venuto il momento di cambiare guida tecnica. Il club ha ufficializzato oggi l'ingaggio dell'ex allenatore di Verona, Bari e Juventus Primavera Fabio Grosso che nei giorni scorsi aveva risolto in fretta e furia il suo contratto ancora in essere con l'Hellas. Il 42enne campione del mondo ha vinto la concorrenza di Diego Lopez e sabato alle ore 15 sarà in panchina per la prima volta contro il Torino del pericolante Walter Mazzarri.
Fabio Grosso è il nuovo allenatore del Brescia Calcio.
— Brescia Calcio BSFC (@BresciaOfficial) November 5, 2019
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Massimo Cellino ha deciso di puntare su un allenatore giovane ed ambizioso che in carriera, da calciatore, si è affermato in tarda età ai tempi del Palermo con cui conquistò la convocazione al mondiale in Germania nel 2006 dove Grosso esplose giocando partite incredibili, procurandosi il rigore decisivo contro l'Australia agli ottavi di finale, poi trasformato da Totti, segnando il gol dell'1-0 contro la Germania padrona di casa in semifinale e segnando il rigore decisivo alla lotteria dei rigori contro la Francia del ct Domenech e di Zidane che fu espulso per la testata a Marco Materazzi.
Dopo quel grande campionato mondiale Grosso ha vinto uno scudetto e una Supercoppa italiana con l'Inter più uno scudetto con la Juventus. Nei suoi tre anni al Lione, il 42enne nato a Roma ha vinto una Ligue 1, una Coppa e una Supercoppa francese.
Da allenatore l'ex di Perugia e Palermo non ha ancora spiccato il volo dato che vanta una stagione in Serie B al Bari con un settimo posto conquistato e una in Serie B al Verona, l'anno passato, dove fu esonerato alla 34esima giornata. Quella con il Brescia sarà dunque la sua prima esperienza in Serie A e un bel trampolino di lancio per dimostrare di valere la massima serie: avrà 28 giornate per dimostrarlo.Segui già la pagina di sport de ilGiornale.it?
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