I l grande recupero tecnico della Ferrari sulla British-Mercedes è stato favorito dal terreno di gara e da una esagerata insistenza degli avversari sulle strategie: pensate, appena due settimane fa, a Silverstone, con un grande sfogo velocistico, Maranello era a -0,63 % di distacco percentuale dall'argentea pole; ora, a Budapest, con un solo rettilineo, relativamente breve, e con un tracciato misto intenso, è passata a un vantaggio dello 0,33 %, con il privilegio delle due macchine al culmine dello schieramento, pronte a scattare al comando dell'odierno Gp d'Ungheria. Robot di partenza permettendo, per non scordare l'azzardo di Bottas in Austria.
Onestamente, date le condizioni ambientali e le elevate temperature, non era sbagliata la prima impostazione della Mercedes d'Inghilterra, nel privilegiare la gommatura Soft, su una lunga percorrenza. Poi, a conti fatti, si è compreso che il successo non era così scontato. E si è preferita la tradizionale partenza in Super-Soft. In condizioni di grande equilibrio, con l'aggiunta anche del terzo incomodo, rappresentato da una Rbr sempre al top con la motricità.
Ne potrebbe scaturire la più fantastica disfida della stagione, con grandi risorse tecniche della Ferrari e con la più esasperata componente di pilotaggio dell'anno. Le stesse monoposto del Cavallino, differenziate in velocità massima (Raikkonen tipo Mercedes) e negli sforzi di trazione (Vettel tipo Rbr), sono pronte a fornire uno spettacolo d'eccezione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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