Charles e Carlos non hanno tempo da perdere: caccia al titolo prima che Hamilton...

Gli acchiappafantasmi hanno funzionato. L'operazione è riuscita e lo spettro di Lewis Hamilton non ha dato fastidio nel primo giorno della nuova stagione

Charles e Carlos non hanno tempo da perdere: caccia al titolo prima che Hamilton...
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Gli acchiappafantasmi hanno funzionato. L'operazione è riuscita e lo spettro di Lewis Hamilton non ha dato fastidio nel primo giorno della nuova stagione. Sir Lewis c'era, non poteva essere altrimenti, ma Vasseur, Leclerc e Sainz sono riusciti a parlarne senza dargli troppa importanza e soprattutto scacciando l'idea che questa possa trasformarsi in una stagione di transizione aspettando il «messia». I primi a sgombrare ogni dubbio sono i piloti. Lo sapevano ben prima che diventasse ufficiale. «Non sono contratti che si firmano in una notte. Quando ho firmato sapevo che c'era questa opportunità. Dopo l'annuncio, con Lewis ci siamo sentiti, ma per rispetto di Carlos non ne voglio parlare. Posso solo dire che io imparo qualcosa da ogni compagno di squadra, figuratevi quanto potrò imparare da un sette volte campione del mondo», dice Charles. Il suo obiettivo in fin dei conti non cambia: «Ho firmato un contratto lungo con la Ferrari perché voglio diventare campione del mondo con la squadra che amo e che per prima ha creduto in me. Credo nel progetto e mi piace la positività che si respira da sei mesi a Maranello. Darò il 200% come sempre».

Il lato oscuro della luna è rappresentato da Sainz, il grande escluso. Anche lui sapeva. «La telefonata che ho fatto a Carlos è stata la più difficile della mia vita insieme a quella in cui avvertivo Toto», confessa Vasseur. Carlos sa di non esser stato appiedato per colpe sue. Di non avere responsabilità nella scelta. «Non potevamo lasciarci scappare un'opportunità così, di avere con noi il pilota più vincente della storia con la sua enorme esperienza», aggiunge Fred. Impossibile dargli torto.

«Ci sono molte opzioni per il 2025, mi assicurerò di scegliere quella più interessante - sottolinea Sainz - Vesto ancora il rosso e ho una possibilità in più, voglio diventare campione del mondo con la Ferrari...». Vedremo. Difficile credere che verso fine stagione, quando certi sviluppi potranno pesare anche sulla vettura 2025, Carlos possa avere accesso a tutti i dati. A meno che non sia in lotta per il titolo, ovviamente.

«Non mi accontenterei di vincere due, tre gare». Dice sicuro Charles Leclerc. Non vuole arrendersi ancora prima di cominciare. «Il primo feeling che ho avuto dalla macchina è stato migliore di quello dello scorso anno. Allora era bastato un giro per capire che qualcosa non andava». La macchina secondo quanto racconta il simulatore dovrebbe essere più guidabile, più sincera, meno sensibile alle temperature e al vento.

«Ci vorranno due o tre gare per capirne tutto il potenziale, ma già dopo il primo weekend avremo le idee più chiare sul livello di performance che abbiamo raggiunto». Perché il punto sta solo lì: quanto è lontana la Red Bull di Verstappen? Solo la pista può darci la risposta.

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