Il Cagliari nel mirino per i cori razzisti a Lukaku: i precedenti

Continuano a far discutere i "buu" razzisti gridati contro Lukaku da alcuni tifosi del Cagliari durante l'ultima partita contro l'Inter. Non è la prima volta che il pubblico sardo incappa in cori di discriminazione razziale. I precedenti

Il Cagliari nel mirino per i cori razzisti a Lukaku: i precedenti

"Il Cagliari Calcio dice #NOTORACISM". Con un post fissato in alto sul suo profilo Twitter, il club sardo ha condannato i "buu" razzisti che qualche tifoso rossoblù, durante l'ultima partita di campionato contro l'Inter, si era lasciato scappare nei confronti dell'attaccante nerazzurro Romelu Lukaku. Fatto oggetto di alcune espressioni di discriminazione razziale, nel dopo-partita di Cagliari-Inter il centravanti belga si era sfogato chiedendo al mondo del calcio di farla finita con il razzismo. Dalla sua parte anche il compagno di squadra Skriniar, che subito dopo il gol di Lukaku si era portato il dito alla bocca per "zittire" il pubblico di casa.

Poche ore dopo il fattaccio, in un comunicato ufficiale il Cagliari ha preso le distanze dai "deprecabili episodi verificatisi alla Sardegna Arena", esprimendo solidarietà all'ex giocatore del Manchester United e ribadendo di voler "individuare, isolare ed estromettere dalla propria casa gli ignoranti, anche fosse uno soltanto, che si rendono protagonisti di gesti e comportamenti deprecabili e totalmente agli antipodi dei valori portati avanti quotidianamente in ogni singola iniziativa".

Una nota doverosa che però, almeno per il momento, non è stata seguita da provvedimenti concreti. Gli autori dei "buu" razzisti non sono ancora stati identificati. Inoltre, non è la prima volta che una piccola parte del pubblico cagliaritano si rende protagonista di un comportamento di discriminazione razziale. Il caso più recente risale allo scorso campionato. Era il 2 aprile 2019 e la Juventus si stava avviando alla conquista dell'ottavo scudetto consecutivo. Obiettivo a cui la Vecchia Signora si era avvicinata grazie alla vittoria per 0-1 della Sardegna Arena. Rete di Moise Kean. Subito dopo il gol, l'attuale attaccante dell'Everton aveva allargato le braccia in un gesto di sfida al pubblico di casa, da cui in precedenza erano partiti i soliti "buu".

Ne era nata una polemica sfociata in un durissimo botta e risposta tra l'attaccante del Manchester City, Raheem Sterling, e Leonardo Bonucci, reo di avere condannato il gesto di Kean. Furioso anche Blaise Matuidi, che già nel gennaio 2018 era stato a sua volta oggetto di cori razzisti della curva cagliaritana. Episodio ripetuto lo scorso aprile quando un tifoso era stato pizzicato da una telecamera a dare della scimmia al centrocampista francese. Ma il caso più clamoroso resta quello che vide protagonista Samuel Eto'o.

Il 17 ottobre 2010, l'allora attaccante dell'Inter fu vittima di ripetuti cori di discriminazione razziale. L'arbitro Tagliavento fermò il gioco, minacciando la sospensione della partita. Il match riprese, il camerunese segnò e per festeggiare la rete mimò le movenze di una scimmia.

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