Un periodo di transizione è il passaggio tra due fasi diverse. Nel calcio, spesso queste fasi vengono identificate con le squadre o i calciatori che, in un modo o nell'altro, ne sono stati indiscutibili e indimenticabili protagonisti. Pensiamo ai giocatori: quanti negli ultimi venticinque anni ci hanno fatto emozionare, piangere o esultare grazie a gol, assist e giocate memorabili. Quei giocatori che ogni bambino sognava di emulare e di cui aveva il poster appeso in cameretta. Baggio, Zidane, Ronaldo, Beckham, Ronaldinho, Ibrahimovic, CR7 e Messi, per citarne alcuni: campioni assoluti, capaci di mettere d'accordo tutti i tifosi a prescindere dal tifo, perché rappresentavano e rappresentano tuttora l'essenza di questo sport. E così, come i grandi della storia hanno segnato le loro epoche, i grandi del calcio hanno fatto lo stesso.
Ora stiamo ancora vivendo quella di Messi e Ronaldo, iniziata più di dieci anni fa. Mai, in passato, due calciatori insieme hanno dominato così a lungo il palcoscenico internazionale oscurando tutti gli altri. Eppure sono esseri umani anche loro e, di conseguenza, gli anni passano e il tramonto si avvicina. Ma in questo momento, in giro non sembra esserci nessuno che possa reggerne l'immediata eredità. Neymar si è perso tra infortuni e notti brave, Mbappé è ancora giovane, mentre a tutti gli altri manca quell'aura sacra che abbiamo visto avvolgere solo i veri campioni.
Eccolo, quindi, il periodo di transizione, in cui il calcio mondiale dovrà costruire nuovi totem da idolatrare. Ed è proprio per questo motivo che talenti ancora da sbocciare del tutto vengono valutati come fossero invece fenomeni assoluti. Basti pensare a Lautaro Martinez, il cui faccione ogni giorno appare sulle prime pagine dei quotidiani catalani. Il Barcellona lo vuole ma per averlo deve pagare la clausola di 111 milioni di euro, con l'Inter che non vuole fare sconti. Dopo anni bui in regime di Fair Play Finanziario, non ha più intenzione di farsi mettere i piedi in testa da nessuno. Una cifra da capogiro, ancor di più considerato che il Toro arriva da appena due stagioni europee e solo in quest'ultima ha giocato con continuità, dimostrando il suo potenziale e segnando 16 gol in 31 partite.
Questo, però, è bastato a conquistare il Barcellona che, se lo vorrà veramente, dovrà pagarlo molto di più di quanto, per farci un'idea, sono stati pagati, al loro tempo, i vari Zidane, Ronaldo, Beckham, Ronaldinho, Ibra e CR7. Perché, come le epoche e i campioni, anche i prezzi del mercato cambiano.
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