Tecnicamente, in un Gran premio così rocambolesco, spicca soltanto l'eccezionale utilizzo-pneumatici da parte della British-Mercedes, come trampolino per un successo altrimenti sbarrato. Infatti, pur considerando l'aiuto dei cinque giri in regime di Safety-car dalla partenza, si osserva che la galoppata iniziale della Ferrari di Vettel al comando è durata 30 giri con gomme Super-Soft. Ma, quel che ha stupito, è stata la resa chilometrica dello stesso tipo di gomme con la Mercedes di Bottas: 40 dei 51 giri totali. Al cospetto, la riuscita del vincitore Hamilton non è stata altrettanto importante, con solo 22 giri in Super-Soft, per un più lento passaggio in Soft, prima della bagarre finale in Ultra-Soft, nel parallelo con Bottas e Vettel, grazie alla nuova opportunità della vettura di sicurezza. È stata soltanto una risposta agli eventi, comprendendovi anche il cedimento per via di un detrito della posteriore destra di Bottas. Diciamo che il bilancio tecnico più significativo resta quello della spavalda prevalenza della Ferrari, nel confronto diretto con la Mercedes d'Inghilterra per più della metà della gara. Del resto, questa è stata la sola macchina che abbia realmente progredito rispetto alla passata stagione.
E non si capisce se il leggero regresso della Stella a tre punte sia opera degli usuali manipolatori o di un tema tecnico che potrà stupire a fine stagione, in funzione dell'assurda limitazione a tre soli motori per la bellezza di 21 gran premi. Con lusinghiere prospettive per il Cavallino, se saprà mantenere questi brillanti ritmi sino in fondo, passando attraverso i confronti più esaurienti, sulle piste più classiche del mondiale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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