Con i due match di stasera si chiude ufficialmente la fase eliminatoria di questo Brasile 2014. Serata dedicata al gruppo H con una situazione che, ad eccezione di un Belgio bruttino ma sempre vincente e già qualificato come primo o quasi, vede l'altro posto per gli ottavi ancora oggetto di un'aspra lotta che, almeno aritmeticamente, è ancora aperta a tutte le squadre del raggruppamento.
La Corea, per la situazione in classifica e quanto dimostrato sinora, sembra oggettivamente fuori dai giochi e così la seconda qualificata dell'ultimo gruppo dovrebbe emergere dal match tra Russia e Algeria. Africani in classifica a 3 punti e reduci dalla brillante vittoria contro la Corea, con una differenza reti che recita +1; non meno in corsa la Russia di Capello che, dopo il deludente pareggio iniziale con gli Asiatici, ha dato una bella prova di sé con il Belgio, seppur perdendo ma giocando meglio dei Diavoli Rossi.
Nell'analisi del match difficilmente possono venirci in aiuto i precedenti, con un unico incontro disputato fra le due Nazionali risalenti agli anni 60', con l'amichevole del 4 Novembre 1964 che vide un pareggio per 2-2. Rispetto all'ultima gara allenatori che cambiano ben poco. Da un lato Capello, consapevole dell'impalpabilità del suo attacco, inserisce Kerzhakov, miglior cannoniere russo di sempre, al posto di Kannunov, riproponendo gli altri 10. Nell'Algeria sorprende l'assenza di Bougherra, capitano goleador delle Volpi del deserto con il suo posto preso dal centrale del Watford, Essaïd Belkalem .
Russia che parte forte, alla ricerca di un vantaggio che non si fa attendere. Incursione dalla sinistra di Kombarov che centra bene per la testa di Kokorin, che facendosi perdonare una palla goal facile facile di testa sciupata con il Belgio sullo 0-0, infila nell'angolino. Algeria che trova immediatamente la reazione prima con una conclusione da fuori di Bentaleb che ha scarsa fortuna, poi con un'azione orchestrata da Brahimi, il cui traversone basso vede il portiere russo anticipare Slimani. Partita viva in cui anche la squadra di Capello replica colpo su colpo protagonisti sempre Kokorin che di testa non trova il bersaglio e Shatov con una bordata dalla distanza che sfiora il montante. Algeria più attiva, ma Russia più concreta in fase conclusiva; per assistere alla prima occasione realmente pericolosa degli Africani, infatti, occorre attendere la mezz'ora quando Slimani impegna Akinfeev in tuffo. Slimani più intraprendente dei suoi che ci riprova a due minuti dall'intervallo, trovando ancora l'intervento dell'estremo russo. Ultima occasione di una prima frazione che vede l'undici di Capello, al momento virtualmente qualificata.
Ripresa che ricomincia con Denisov in campo e l'uscita di Glushakov. Cambio che inizialmente sembra dare anche i suoi frutti con una doppia occasione russa per il raddoppio. Al 47' è Samedov a concludere dentro l'area per la risposta di M'boli; un paio di minuti è questa volta è Kerzhakov a sparare da fuori un pallone deviato dalla difesa algerina. Algeria in avanti, ma Russia che pare in controllo, sino al corner del quarto d'ora della ripresa. Dopo la papera incredibile contro la Corea, ancora una volta protagonista in negativo il portiere russo Akinfeev. Su calcio d'angolo uscita a vuoto del portiere del CSKA Mosca e per Slimani è un gioco da ragazzi realizzare il pareggio. Russia nuovamente sotto shock che ci mette un po' di minuti per organizzare il logico forcing, arrivando alla conclusione pericolosa con un diagonale di Kerzhakov che trova la parata sicura di M'Bolhi. Intanto girandola di sostituzioni con Dzagoev e Kanunnikov entrati nella squadra di Capello e Halilhodzic che risponde con gli ingressi di Yebda e Gilhas.
Russia in avanti a sbattere sulla doppia linea difensiva africana, nella squadra di Don Fabio ancora una volta, nonostante un ingresso solo a match avviato, prestazioni di Denisov e Dzagoev assolutamente incolori. Incolore com il forcing finale russo che non produuce più nulla sino al triplice fischio finale che da il via ai festeggiamenti algerini.
Russia eliminata, dopo questo match, probabilmente, in maniera giusta. Se, infatti, Capello ha da recriminare e molto su due prestazioni inguardabili del suo portiere e altrettanto vero che questa squadra, come si è visto ancora una volta in questa serata a confronto con l'Algeria, sembra sempre mancante di qualcosa, un undici senza anima e senza la necessaria rabbia agonistica. Tutte doti, al contrario, che sembrano essere state profuse a piene mani dagli Africani per un ottavo che, al termine delle tre gare, sembra essere andato alla squadra più meritevole e che, con più continuità e rigore tattico, l'ha inseguito. Algeria ora attesa dalla Germania, remake della storica gara vinta dalle Volpi del deserto nel lontano 1982.
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