«Ciao Andrea, ovunque tu sia ti mando un abbraccio forte forte». Valentino Rossi non si è tirato indietro non appena è venuto a conoscenza del dramma che ha colpito la famiglia di Andrea Soligo, 25enne operaio morto lo scorso 5 gennaio in un tragico incidente sul lavoro alla Fen Impianti di Tezze sul Brenta. Scosso dalla vicenda, il campione di Tavullia ha risposto all'appello («Valentino, per favore, ascoltaci») lanciatogli da Giorgia Nicole, la moglie di Andrea, originario di Caerano e residente a Vedelago e padre di due bambini, che era tifosissimo del Dottore. «Mi piacerebbe realizzare il suo sogno, lui ne sarebbe felice. Basterebbe anche solo una chiamata, una qualsiasi cosa che faccia arrivare Andrea al suo più grande idolo», aveva detto la compagna dell'operaio 25enne. Il desiderio è stato esaudito, e ha la forma di un videomessaggio inoltrato privatamente dal nove volte campione del mondo. Questo, il suo contenuto: «Ciao Andrea esordisce un Rossi visibilmente emozionato - ho saputo di quanto ti è accaduto. Ovunque tu sia ti mando un abbraccio forte forte. Un abbraccio a te Giorgia e ai tuoi piccoli. Posso solo dirvi: forza!». Il campione di Tavullia è rimasto molto colpito da una foto che lo ritrae giovanissimo con vicino Andrea, ancora un bambino.
Un senso di vicinanza, quello dimostrato dal campione verso il tifoso che un giorno avrebbe voluto incontrare il suo idolo, ma anche di rispetto verso il mondo del lavoro, lui che oltre ad essere uno degli sportivi più famosi è diventato anche, con la VR46, imprenditore nelle sue Marche.
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