Carolina Morace, grandissima calciatrice italiana negli anni ottanta e novanta, ha deciso di fare coming out all'età di 56 anni:
"L’ho fatto naturalmente per le ragazze più giovani, ma l’ho fatto anche per molte mie amiche quarantenni o cinquantenni che ancora non trovano il coraggio di raccontarsi", inizia così il racconto dell'ex centravanti della Lazio in un'intervista al Corriere della Sera che anticipa proprio il suo libro-confessione "Fuori dagli schemi" in uscita il 13 ottobre e scritto a quattro mani con la giornalista di Sky Alessia Tarquinio.
Un passo importante
L'ex allenatrice del Milan femminile ha poi confermato come il mondo del calcio, soprattutto quello maschile, sia pieno di pregiudizi e di silenzi assordanti da parte di diversi giocatori che non hanno il coraggio di fare coming out: "Il mondo del calcio è pieno di pregiudizi e di omofobia. Non biasimo chi non fa coming out. Per molti uomini il non farlo è una forma di protezione. Credo che sia giusto farlo quando si è pronti, quando si è sicuri di poter togliere la maschera e non rimetterla più".
L'amore della sua vita
Carolina Morace è legata ad un'altra ex grande calciatrice, l'australiana Nicola Jane Williams. Le due si sono conosciute a Tokyo ad un evento organizzato dalla Fifa e da quel momento non si sono più lasciate. "Il suo nome si legge Nìcola, non potevo saperlo. La chiamai con il secondo nome, Jane, mi sembrava più “da donna”, e lei, guardandomi intensamente, mi disse: “Perché mi chiami Jane?”", il racconto divertito dell'ex attaccante capace di realizzare oltre 550 gol in carriera tra squadre di club e nazionale italiana di cui è la detentrice del record.
La Morace ha poi raccontato quanto sia stata importante la moglie per fare questo grande passo:"Quanto è stata importante Jane in questo passo? Moltissimo. Lei ha ricevuto un’educazione diversa: in Australia, come in molti altri Paesi del mondo, il fatto che due persone dello stesso sesso si amino non interessa a nessuno. Lei stessa, nei primi tempi della nostra storia, quando veniva in Italia, si meravigliava del peso che diamo a queste scelte. E solo con lei sono riuscita a essere vera, senza maschere. Adesso non mi nascondo più".
La proposta e il pensiero del padre
Carolina e Nicola stanno insieme ormai da diversi anni con l'ex ct della nazionale di Trinidad e Tobago che ha svelato:"La proposta gliel’ho fatta nel giorno del mio quarantottesimo compleanno. Avevo comprato gli anelli, avevo ripassato per ore la frase “vuoi sposarmi?”. Sono una donna tradizionale, sì, anche in questo caso sono rimasta me stessa. E credere che prima nella mia vita non avevo mai pensato al matrimonio. Ci siamo sposate una prima volta a Bristol, sul piroscafo SS Great Britain e poi in Australia". La 56enne veneziana ha poi svelato la posizione del padre in merito a questa cosa: "Un giorno gli dissi: “Papà, mi sposo”. E lui: “Bene!” “Sì, ma non con un uomo”. “Va bene! Basta che tu sia felice".
La voglia di un figlio
L'ex allenatrice del Milan ha infine toccato un altro tema delicato per le coppie omosessuali, la volontà di avere un figlio: "Se desideriamo avere un figlio? Sì, lo desideriamo. Lei ha già una figlia ed è una bravissima madre, mi commuovo nel vederla parlare così intensamente con la sua bambina, il tempo che le dedica e il modo con cui sta seguendo la sua crescita.
Non sarà facile per noi, specie in questo periodo in cui spostarsi per il mondo è complicato a causa della pandemia. So già che dovremo avere pazienza, sia per questo che per tutte le difficoltà che incontreremo".
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