Cassano-Sampdoria, la guerra infinita. Ferrero: "Mi ha fregato"

Cassano è ormai ai ferri corti con la Sampdoria. Con la maglia blucerchiata ha messo insieme 140 presenze complessive, condite da 43 reti

Cassano-Sampdoria, la guerra infinita. Ferrero: "Mi ha fregato"

Antonio Cassano-Sampdoria, la rottura è totale. Il calciatore barese e il Presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, sono ormai ai ferri corti e il 34enne rischia seriamente di passare un'intera stagione in tribuna. Ieri, l'ex giocatore di Inter, Milan, Roma e Real Madrid ha disertato l'incontro con il numero uno del club blucerchiato: argomento del giorno la rescissione del contratto, da 700.000 euro, di FantAntonio in scadenza il 30 giugno del 2017. L'assenza di Cassano a questo appuntamento ha scatenato l'ira di Ferrero, che ai microfoni di TeleNord ha commentato: "Cassano s'impunta, è uno che vuole far le guerre. Ma le guerre non sono mai bene. Mi spiace che uno del suo talento preferisca non giocare,allenandosi a Bogliasco da solo, usando la sua storia per farsi compatire. L'ho invitato oggi, ma non ha accettato il mio invito. Per lui la riconoscenza è un optional. Se vorrà tutti i soldi glieli darò, perché quello è giusto, ho sbagliato e pago. Mi pento solo di aver accettato alcune cose, perché l'ho trattato come un figlio, mi sono fidato ma sono rimasto fregato".

Carolina Marcialis, moglie di Cassano, è tornata a pungere su Twitter, dopo il cinguettio pungente di qualche giorno fa: "Per le bugie ci vuole memoria. Per la verità le palle". Le parti, ormai, sono più che ai ferri corti e non ci sarà modo di aggiustare le cose a meno che il barese non trovi una sistemazione da qui alle 23 di domani sera, giorno in cui chiuderà ufficialmente il mercato estivo. Cassano, dunque, rischia seriamente di non vedere il campo almeno fino a gennaio, data in cui verrà riaperto il mercato per la sessioni invernale. Questa cosa sarebbe controproducente per entrambi: per il giocatore che non avrebbe chance di fare quello che più gli piace e per la Sampdoria che avrebbe in casa una mina vagante e un giocatore indesiderato a cui dover corrispondere ancora uno stipendio.

L'ipotesi di un suo ritorno a Bari a distanza di 15 anni è suggestiva ma difficilmente realizzabile, mentre la soluzione che porta all'Entella non stuzzica troppo la fantasia di Cassano che avrà poche ore di tempo per cercarsi una sistemazione e per non passare oltre 4 mesi d'inferno nella sua amata Genova.

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