Sarà per la nota fede interista ma Alessandro Cattelan crede poco allo scudetto del Milan. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il grandissimo tifoso dell'Inter, ha parlato della lotta in testa alla classifica, che vede coinvolte oltreché le due milanesi, anche il Napoli di Spalletti senza dimenticare la Juventus, protagonista di una perentoria risalita.
Quando mancano nove giornate alla fine, il tricolore accende i sogni anche di Alessandro Cattelan, che sottovaluta però il valore dei cugini rossoneri, al momento primi in classifica: "È il mio sogno. Dico solo che guardo il calendario almeno due volte al giorno.... È ancora tutto in ballo e la lotta è tra tre squadre, almeno: il Napoli è dentro e io inserisco quasi più la Juve del Milan... Sono un fan di Pioli, ma l’impresa che stanno compiendo non me la spiego: è una buona squadra ma qualitativamente inferiore a tante...".
Il cammino dell'Inter ha subito una brusca frenata d'arresto negli ultimi tempi. Un black out preoccupante che dall'alto della sua lunga militanza di tifoso, Cattelan giudica così:"La squadra sta andando bene, ma riusciamo sempre a dare qualche “sporcatura” di tristezza anche ai periodi di grande felicità. Forse è il nostro bello. Quest’anno a esempio sembravamo destinati a portare a casa tutto in tranquillità, invece ci siamo complicati la strada perdendo il derby, che è proprio lo sfregio sulla tela. Detto questo, essendo io un ragazzo del 1980, ho visto tempi ben più bui. Adesso è un piacere guardare l’Inter, non la vedevo giocare così bene forse da quando sono nato, nemmeno con Mou eravamo così belli. Inzaghi mi fa impazzire, credo abbia portato a termine un’opera iniziata anni fa: Spalletti ha posato le fondamenta, Conte ha costruito muri solidi e ora Simone fa le rifiniture e abbellisce".
Sui giocatori preferiti, l'ex conduttore di X Factor non ha dubbi:"Perdo la testa per Barella, il calciatore del mio cuore, e voglio bene a D’Ambrosio, che dentro allo spogliatoio ha un peso importantissimo, come Ranocchia. Mi piace la faccia simpatica di Dumfries e i difensori sono di una qualità pazzesca. E poi c’è il più matto di tutti, Brozovic, sto aspettando il suo rinnovo: lui e Barella sembrano Stanlio e Ollio, non si possono dividere". In attacco invece: "Lukaku faceva la differenza in Italia e senza di lui abbiamo perso tantissimo.
Ma va detto che ci sono anche mancati gli uomini: se giocano sempre gli stessi due, Lauti e Dzeko, è normale che abbiano dei cali". Di sicuro per conquistare lo scudetto serviranno soprattutto i loro gol.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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