CDK, l'abracadabra di mago Gasp. Il segreto è farlo giocare da attaccante

In rossonero Pioli lo schierava come trequartista

CDK, l'abracadabra di mago Gasp. Il segreto è farlo giocare da attaccante
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Chissà se venerdì sera a Riyad saranno fischiate le orecchie all'ex tecnico milanista Stefano Pioli, adesso alla guida dell'Al Nassr di Cristiano Ronaldo. Il boom in salsa atalantina di Charles De Ketelaere sembra ormai inarrestabile come testimoniano i numeri: contro il Milan il belga ha indossato per la settantesima volta in gare ufficiali la maglia della Dea, con la quale segnato ben 19 gol e fornito 20 assist.

Numeri da potenziale top player che assumono una rilevanza ancor più clamorosa se paragonati a quelli in rossonero. Nella stagione 2022/23, infatti, CDK aveva collezionato 40 apparizioni col Diavolo senza mai riuscire a realizzare un gol e dispensando appena un assist (contro il Bologna alla terza giornata). E qui torniamo a Pioli, all'epoca tecnico dei rossoneri. L'allenatore parmigiano si incaponì - nonostante le numerose osservazioni e domande giornalistiche nelle conferenze stampa di Milanello - a schierare tutto l'anno il classe 2001 nel ruolo di trequartista. Posizione nella quale il collega atalantino Gian Piero Gasperini, invece, non l'ha mai collocato.

A Bergamo, infatti, Charles gioca attaccante. E guarda caso, schierato davanti è esploso. Tra l'altro il numero 17 ha pure dimostrato una grande versatilità, dato che può giocare sia da seconda punta sia all'occorrenza come falso nueve. Proprio da terminale offensivo è stato impiegato nelle gare vinte contro Napoli (2 assist) e Milan, dove ha segnato un gol da centravanti di razza svettando sull'ex compagno di squadra Theo Hernandez.

A raccontare la metamorfosi da ranocchio milanista nel Principe Charles nerazzurro, come è stato affettuosamente ribattezzato dal popolo atalantino, ci ha pensato proprio De Ketelaere: «Sicuramente un anno in più di esperienza in Italia mi è servito, ma la differenza è che adesso gioco più alto e davanti. In questa posizione mi sento più libero e posso incidere di più nella partita».

Tradotto: Gasp ha trovato la collocazione perfetta per sprigionare tutto il talento del calciatore belga, che Paolo Maldini e Ricky Massara

avevano portato al Milan per 35 milioni dal Bruges due anni e mezzo fa. Col senno del poi non ci avevano visto così male. Peccato che l'allenatore a cui l'hanno affidato non avesse indovinato la posizione dove utilizzarlo...

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