E la Var? È la domanda che si sono posti in molti dopo l'ennesimo errore arbitrale capitato in Champions League. Durante la sfida tra Manchester City e Shakhtar Donetsk, poi terminata 6-0 per i padroni di casa, sul parziale di 1-0 l'arbitro Kassai ha concesso ai Citizens un calcio di rigore per atterramento di Raheem Sterling. L'attaccante inglese è caduto a terra dopo essere inciampato nel terreno e l'azione doveva andare avanti. E invece, a sorpresa, il fischietto ungherese ha assegnato il penalty.
Gabriel Jesus è andato sul dischetto e ha trasformato il tiro dagli 11 metri realizzando il momentaneo 2-0. Probabilmente il City avrebbe vinto lo stesso la partita, dato lo strapotere tecnico messo in campo dalla squadra di Guardiola e testimoniato dal tennistico risultato finale. Ma resta il fatto che una competizione importante come la Champions League, con il giro di soldi che genera, non può non servirsi della Video Assistant Referee. Che, nonostante le polemiche degli ultimi tempi in Italia per la sua applicazione "ballerina", avrebbe aiutato l'arbitro a non sbagliare. Curiosamente, l'ungherese Kassai è stato il primo direttore di gara della storia ad assegnare un calcio di rigore con la Var.
È successo nella semifinale del Mondiale per Club 2016 tra i colombiani dell'Atletico Nacional e i giapponesi del Kashima Antlers. Quella volta Kassai non aveva visto un chiaro sgambetto.Per fortuna, dalla prossima stagione non si correrà il rischio di assistere a episodi come quello che ha macchiato la sfida dell'Etihad Stadium. Infatti, dalla Champions League 2019/2020 la Var diventerà realtà.
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