Chi torna da infortuni e chi non si è mai visto. Ecco l'altro mercato

Dai recuperati Pjaca e Berardi alla delusione Kondogbia. Così ci si rinforza a costo zero

Chi torna da infortuni e chi non si è mai visto. Ecco l'altro mercato

Una trattativa che procede a rilento, un'offerta da discutere e visite mediche da preparare. Questo e molto altro è il calciomercato, che anima il mese di gennaio del mondo pallonaro italiano e non solo. Ma c'è anche un altro mondo, quello che viene definito «l'altro mercato»: composto da giocatori che possono definirsi nuovi acquisti in quanto rientranti da un lungo infortunio, quelli che non hanno mai avuto modo di mostrare il proprio valore o quasi; giocatori di spessore, che potrebbero anche cambiare le gerarchie del campionato. E poi ci sono quelli che, finora, hanno deluso le aspettative: grandi acquisti, sbandierati in pompa magna, ma che ad oggi hanno pienamente fallito l'obiettivo.

Nel primo gruppo rientrano sicuramente Berardi e Pjaca: due giocatori che Sassuolo e Juventus non hanno potuto schierare per diversi mesi e che ora, con l'avvento del 2017, potrebbero rivelarsi armi in più per Di Francesco e Allegri. Non dovrebbero partire titolari nel weekend, ma un loro ingresso in campo a partita iniziata non è per nulla da escludere. Finora i loro numeri sono irrisori: due partite con altrettanti gol per il primo, con il Sassuolo capace di vincere entrambe le sfide (persa poi a tavolino quella contro il Pescara). Per il secondo 76 minuti in totale tra Serie A e Champions League e 23 milioni di euro d'investimento alle spalle che pesano come un macigno. Ancora lontani, invece, i rientri di Florenzi alla Roma e Milik al Napoli, il cui valore però è indiscutibile: entrambi sono alle prese con la rottura del legamento crociato del ginocchio, torneranno tra febbraio e marzo. Possibile vedere almeno in panchina Medel, infortunatosi con l'Inter nel derby dello scorso 20 novembre contro il Milan.

Ma c'è anche la truppa dei giocatori in cerca di rilancio, che auspicano in un 2017 come l'anno della rinascita. Un gruppo che vede soprattutto la Roma alle prese con due casi spinosi: perché Gerson e Bruno Peres, rispettivamente pagati 17 e 14,5 milioni di euro, finora hanno deluso. Il primo non ha quasi mai giocato, per il secondo 15 presenze ma condite da prestazioni mediocri. A Napoli, poi, i casi di giocatori pagati molto e dal rendimento pressoché nullo sono tanti: da Rog (13,5 milioni d'investimento e 3 presenze totali) a Maksimovic (20 milioni, 4 apparizioni), fino a quel Tonelli pagato 10 milioni e mai lanciato in campo nemmeno per un minuto. Nel Milan la delusione è Niang (7 presenze e 1 gol solo), mentre dall'altra parte del naviglio tutti sperano che il 2017 possa essere l'anno di «mister 40 milioni» Kondogbia, che finora ha fallito quasi tutte le chance avute a disposizione.

L'intrigo internazionale ruota attorno a Kalinic: dopo alcuni giorni di silenzio ieri è tornata prepotente l'offerta del Tianjin, squadra cinese guidata da Fabio Cannavaro. Che ha alzato l'offerta economica sia per la Fiorentina, sia al giocatore: ai viola proposti 45 milioni di euro, cifra prossima ai 50 della clausola rescissoria. Ben 12 milioni a stagione al centravanti croato, che a Firenze ne guadagna 1,2. Nuove cifre che hanno scosso l'ambiente viola e lo stesso Kalinic: è arrivato un nuovo no, ma la sensazione è che un'intesa si possa davvero trovare. Un altro attaccante, Andrea Belotti è nel mirino: L'Arsenal secondo il Sun, sarebbe pronto ad offrire 65 milioni di euro per il Gallo e avrebbe anche ottenuto un'opzione per essere a conoscenza delle eventuali offerte di altri club.

In casa Milan si pensa a sfoltire: in agenda appuntamento con il Siviglia per Vangioni e Rodrigo Ely.

Quel Siviglia che potrebbe perdere Steven N'Zonzi: il centrocampista francese ha rifiutato il rinnovo e la Juventus è pronta a pagare la clausola rescissoria da 30 milioni per averlo subito a gennaio. Il Genoa ha ingaggiato Adel Taarabt mentre al Torino sbarca Carlao, difensore brasiliano che negli ultimi due anni e mezzo ha giocato a Cipro, con l'Apoel Nicosia.

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