"Ci davano giù dal podio". La lezione d'argento della staffetta azzurra

I nostri ragazzi migliorano il bronzo 2022, cedono all'Australia ma beffano gli americani

"Ci davano giù dal podio". La lezione d'argento della staffetta azzurra
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Argento vivo, anzi vivissimo. «Perché in questi mesi ho sentito tante voci su questa staffetta e ci davano per spacciati», rimarca con orgoglio Lorenzo Zazzeri. È il nuotatore-artista della Nazionale, che fino a sei mesi fa era in ospedale, e uno dei quattro favolosi azzurri con Alessandro Miressi, Manuel Frigo e Thomas Ceccon protagonisti della 4x100 metri stile libero che ieri al Mondiale di Fukuoka (Giappone) si è piazzata sul secondo gradino del podio (crono di 3'1049) alle spalle dell'Australia (3'1016), ma davanti agli Stati Uniti (3'1081). In questa gara, l'Italia si conferma sul podio mondiale, passando però dal bronzo di un anno fa all'argento di quest'anno. E seconda come ai Giochi di Tokyo, per l'ottava medaglia della spedizione, la prima in corsia in questi Mondiali di Fukuoka.

Splendido il torinese Alessandro Miressi, che in apertura di staffetta nuota in 4754 (vicino al record nazionale di 4745) e dà il cambio in testa. Poi è la volta del veneto Manuel Frigo, che col lanciato di 4779 resiste in testa così come il fiorentino Lorenzo Zazzeri, in 4813. L'ultima frazione è un duello all'ultima bracciata tra l'altro veneto Thomas Ceccon e il fenomenale Kyle Chalmers, l'australiano autore di un 4656 che beffa il nostro primatista mondiale dei 100 dorso e che tocca argento dopo un cento da 4703. «Una bella staffetta - commenta Thomas -, anche cambiando l'ordine dei frazionisti è andata bene. Lo vedevo Chalmers, ma lui è veramente forte. È un argento mondiale e siamo contenti». Gli fa eco Miressi: «Ci abbiamo provato, ci ho creduto fino alla fine. Ci davano fuori dal podio». Mentre Frigo sottolinea che «anche se è mancato l'oro per poco, siamo stati bravi».

Tutto questo è avvenuto sotto gli occhi di Michael Phelps, lo Squalo di Baltimora che non nuota più e ora commenta le gare per la tv americana. Ieri c'è stato il passaggio di consegne tra lui e il francese Leon Marchand, che ha polverizzato il suo record del mondo nei 400 misti cancellando in 4'0250 il limite più longevo di Michelone, che per vincere l'oro olimpico di Pechino aveva nuotato 4'0384. «È fantastico, sono andato negli Usa per diventare il n°1» ha detto Leon, che guarda caso si allena da Bob Bowman, mentore di Phelps che non a caso ha commentato: «Tutti i record sono fatti per essere migliorati. Sono curioso di vedere dove arriverà Leon».

Battuta anche un'altra campionessa a stelle e strisce: Katie Ledecky, d'argento in 3'5873 e sconfitta sui 400 stile libero dall'australiana Ariarne Titmus, neo primatista mondiale in 3'5538. Adesso trema il record sui 200 stile della nostra Federica Pellegrini, un primato che resiste dal 2009.

Programma Oggi ore 13 (in tv sulla Rai e Sky) le finali di Martinenghi, sui 100 rana e di Ceccon, sui 50 farfalla.

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