il commento 2 Staffetta dei tecnici ultrà

C onte parla da allenatore in carriera, Stramaccioni da tifoso tutto cuore. Sono bastate poche parole per disegnare il cambio delle parti rispetto ad un girone fa. L'Inter arrembante di quei giorni si è trasformata nell'Inter arrancante. La Juve in asfissia di quella classifica si è ricollocata sulla nuvoletta dell'invidia (altrui): lontana e Signora. Allora c'era un campionato da giocare, oggi solo poche partite per chiudere il conto. Ma oggi Conte è libero di pensare e dire che allenerebbe anche l'Inter senza timore di creare tensioni e incomprensioni. Annacquato il tanto veleno di questi anni. Per un giorno o per una vita, si vedrà. Conte era l'ultrà, oggi è ecumenico. Al contrario, Stramax si è aggrappato all'interismo come ultima chance per tirarsi un mondo dalla sua parte, magari per soddisfare Moratti e per incidere nella squadra. L'allenatore (giovane) in carriera si è votato ad un esempio juventino. Qualcuno dirà: prima di lui Mourinho. E magari penserà: con Mou questa sarebbe stata una vigilia da fuochi d'artificio. Sì, ma poi in campo vanno i giocatori. E non c'è alcun mago (e forse gioco) che possa migliorarli. Dipende dal tessuto. La classifica parla con i numeri. Nelle parole di Conte e Stramaccioni c'è una diversa identità ed anche onestà intellettuale. Le squadre se ne specchiano e finora abbiamo visto i risultati. Stramaccioni è un lavoratore emerito. Conte ha qualcosa di più anche in fatto di giocatori.

Che poi Inter-Juve possa capovolgere tutto il senso di un campionato sta nel bello del pallone. Ci saranno brividi, compresi quelli arbitrali. Rizzoli non è proprio una garanzia di successo. Speriamo eviti guai e magari rigori.

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