Renzo Ulivieri, ex allenatore di calcio e attuale vicepresidente della Figc oltre che presidente dell'Associazione italiana allenatori, non è mai stato un personaggio facile e ha sempre avuto l'abitudine di dire quello che pensa, anche in ambito politico. Dall'alto dei suoi 76 anni, il "Renzaccio" nazionale ha pensato bene di pubblicare sul suo profilo Facebook una foto scattata a New York mentre alza il dito medio verso uno dei palazzi di proprietà del presidente Donald Trump, il cui nome è "stampato" sull'insegna a caratteri cubitali appesa sullaparete dell'edificio.
Ulivieri, toscano di San Miniato, ha sempre avuto una solida fede politica di sinistra, al punto da accettare qualche anno fa una candidatura con il partito dell'ex governatore della Puglia Nichi Vendola "Sinistra, ecologia e libertà". Poco male che sia stato trombato, dato che di recente ha diretto saldamente l'associazione che riunisce i tecnici italiani di calcio.
La didascalia di accompagnamento alla foto è sintetica ed efficace: "Già che c'ero...". Non poteva farsi sfuggire l'occasione, lui che ha sempre strizzato l'occhio da una parte ben precisa. Ma un conto è farlo senza ricoprire incarichi di garanzia, un altro mentre si esercita una carica istituzionale autorevole e delicata come quella di vicepresidente della Figc.
Gli amici su Facebook di Ulivieri si sono divisi in due fazioni.
Da un lato gli estimatori ("Grandissimo Renzo", "Sei un idolo assoluto" e così via), dall'altro i critici ( "Non ti fa per niente onore" e "Non puoi atteggiarti così. Hai una carica istituzionale").L'ennesima spaccatura provocata da Ulivieri durante la sua lunga e proficua carriera di allenatore e dirigente.
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