Il Milan spera nell'effetto deja-vù. La prima vita calcistica italiana di Sergio Conceiçao era stata inaugurata dal debutto nella Supercoppa Italiana dell'agosto 1998. All'epoca il portoghese era appena sbarcato alla Lazio, che sbancò 2-1 il Delle Alpi assicurandosi il trofeo proprio grazie a un gol dell'esterno offensivo lusitano. Ventisei anni e mezzo dopo Conceiçao debutterà in panchina da allenatore del Milan nella stessa manifestazione e contro la medesima avversaria. Chissà che non possa essere un segno del destino. A Milanello e dintorni ci sperano. Magari avranno anche utilizzato il fattore cabala nella scelta del nuovo tecnico, il cui arrivo in rossonero rischia di cambiare strategie di mercato e futuro di diversi elementi.
In molti avevano rotto con Fonseca e sembravano pronti ad accasarsi altrove a gennaio. Tipo Tomori che con la svolta di guida tecnica potrebbe veder rivalutata la propria posizione. Anche perché un difensore veloce ed esplosivo come l'inglese vanta caratteristiche che ben si coniugano al gioco dell'ex condottiero del Porto. Basti pensare che un pilastro dei Dragoes era il centrale Mbemba, che assomiglia molto nello stile di gioco a Tomori. Ecco perché la Juve potrebbe essere costretta a dirottare altrove le proprie mire. Così come capitan Calabria potrebbe almeno fino a giugno tornare ad avere spazio al posto di Emerson Royal. Il destino del numero 2 resta comunque segnato: a giugno sarà addio a parametro zero.
Insomma, come sempre accade dopo un cambio di allenatore si rimescolano le carte. Fari puntati soprattutto su Theo Hernandez, il cui feeling con Fonseca era ai minimi termini. Recuperare pienamente il francese rappresenta una priorità per un tecnico come Sergio decisamente più empatico con i suoi giocatori. Il che potrebbe poi assumere grande rilevanza sul futuro del terzino sinistro, in scadenza nel 2026 e il cui rinnovo resta in alto mare. Conceiçao però si aspetta anche 2-3 rinforzi. D'altronde erano già stati paventati prima di Natale a Fonseca. Ergo, saranno d'obbligo con il nuovo timoniere. Per caratteristiche e intensità che l'ex calciatore di Inter e Parma chiede ai suoi mediani serve un alter ego di Fofana. Da tenere d'occhio il nome di Bondo (Monza), che era già nel mirino con il suo predecessore. In attacco il sogno è Kolo Muani del Psg. Possibile che Conceiçao strizzi l'occhio a qualche calciatore della galassia Mendes.
D'altronde il modus operandi del suo agente è risaputo: appena porta un suo assistito in un club, a stretto giro di posta ne piazza un altro. Chissà se anche dalle parti di via Aldo Rossi - storicamente allergici ai procuratori - si adegueranno al metodo di Mister Gestifute
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